Lassų in un ripostiglio polveroso,
fra mille cose che non servon pių,
ho visto, un poco logoro e deluso,
un caro amico della gioventų.
Qualche filo d'erba, col fango dissecato,
tra i chiodi ancor pareva conservar:
era uno scarpone militar.
Vecchio scarpone, quanto tempo č passato!
Quante illusioni fai rivivere tu!
Quante canzoni sul tuo passo ho cantato
che non scordo pių.
Sopra le dune del deserto infinito,
lungo le sponde accarezzate dal mar,
per giorni e notti assieme a te ho camminato
senza riposar.
Lassų tra bianche cime di nevi eterne immacolate al sol,
cogliemmo le stelle alpine per farne dono ad un lontano amor!
Vecchio scarpone, come un tempo lontano,
in mezzo al fango, con la pioggia o col sol,
forse sapresti, se volesse il destino,
camminare ancor.
Vecchio scarpone, fai rivivere tu
la mia gioventų!