Ginevra il tuo regno si estende per miglia,
cos'è che ti manca, sai dirmelo tu,
hai la casa, un lavoro
e, se
vuoi, anche l'amore,
la sera a ballare o, se vuoi la tivù.
Che succede da un po'?
Ti sei accorta lo so
che in Britannia hai quasi tutto
ma il tuo cuore non c'è.
Il tuo cuore non c'è,
neanche tu sai dov'è
sembri
offrirlo a chi lo vuole Lancillotto o Re Artù.
Ginevra si affaccia e guarda lontano
poi si siede piano sulla sedia in bambù.
Guarda, sale la luna
fredda di luce bianca,
una ruga più stanca e più vecchia
sei tu.
Non sorridi perché
già l'inverno è in te
guardi i fiori che si chiudono se
non ridi più.
Se tu non ridi più
lui se ne accorgerà
quante volte ti ha toccato
poi ti ricorderà.
Ti puoi stordire di musica,
ma non è cosa che riempia il cuore
e lentamente
il pensiero va
al Cavaliere Azzurro senza età.
Ginevra non sei versione maschile.
Vorresti un cortile e bambini qua e là,
uno sposo e uno solo
che sia un po' cavaliere
e mandare a spigare la
produttività.
I discorsi che fai
sono sciocchi, lo sai,
ei una donna fortunata: il lavoro
ce l'hai,
il lavoro ce l'hai
e dinamica sei,
sei perfetta e realizzata: non
scordartelo mai.
Ti puoi stordire di musica,
ma non è cosa che riempia il cuore
e lentamente
il pensiero va
al Cavaliere Azzurro senza età.
Ginevra il tuo regno si estende per miglia,
cos'è che ti manca, sai dirmelo
tu?
Sei libera e gaia,
non frustrata massaia.
Adesso relax e accendi la tivù.