La sagra di Giarabub

Inchiodata sul palmeto
veglia immobile la luna;
a cavallo della duna
sta l'antico minareto.
Squilli, macchine, bandiere,
scoppi, sangue! Dimmi tu,
che succede, cammelliere?
Č la sagra di Giarabub!

Colonnello, non voglio pane,
dammi piombo pel mio moschetto!
C'č la terra del mio sacchetto
che per oggi mi basterą.
Colonnello, non voglio l'acqua,
dammi il fuoco distruggitore!
Con il sangue di questo cuore
La mia sete si spegnerą.
Colonnello, non voglio il cambio,
qui nessuno ritorna indietro!
Non si cede neppure un metro,
se la morte non passerą.

Spunta gią l'erba novella
dove il sangue scese a rivi.
Quei fantasmi, sentinella,
sono morti o sono vivi?
E chi parla a noi vicino?
Cammelliere, non sei tu!
In ginocchio, pellegrino,
son le voci di Girabub!

Colonnello, non voglio pane,
dammi piombo pel mio moschetto!
C'č la terra del mio sacchetto
che per oggi mi basterą.
Colonnello, non voglio l'acqua,
dammi il fuoco distruggitore!
Con il sangue di questo cuore
La mia sete si spegnerą.
Colonnello, non voglio il cambio,
qui nessuno ritorna indietro!
Non si cede neppure un metro,
se la morte non passerą.

Colonnello, non voglio encomi
- sono morto per la mia terra -
ma la fine dell'Inghilterra
incomincia da Giarabub!