Ero povero ma disertore
e disertai dalle mie frontiere
e Ferdinando l'impe-, l'imperatore
che mi ha perseguità,
e Ferdinando l'impe-, l'imperatore
che mi ha perseguità.
Valli e monti ho scavalcato
e dai gendarmi ero inseguito
quando una sera mi addo-, mi addormentai
e mi svegliai incatenà.
Incatenato le mani e i piedi
e in tribunale mi hanno portato
ed il pretore mi ha do-, domandato
perchè mai sei incatenà.
Io gli risposi francamente
camminavo nella foresta
quando un pensiero mi venne, mi venne in testa
di non fare mai più il soldà.
Caro padre che sei già morto
e tu madre che vivi ancora
se vuoi vedere tuo figlio alla tortura
condannato senza ragion.
O compagni che marciate
che marciate al suon della tromba,
quando sarete su la, su la mia tomba
griderete pietà di me.