Costruiremo ancora cattedrali
ritorneremo a vivere nei castelli
quando ritornerà coi tempi belli l'Imperatore
Vivremo ancor dei frutti della terra
ritorneremo a pascolare i greggi
rimetteremo i Re sui loro seggi con grande onore.
Ritorneremo ad essere pellegrini
verso Gerusalemme e Compostella
celebreremo in te, Roma novella il giubileo.
Nel nostro mondo non ci saran schiavi
ma del lavoro la madelizione
redimerà nella corporazione l'artigiano.
Rimanderemo i preti in seminario
ad imparar di nuovo la dottrina
di Cristo e non di Marx la disciplina in buon latino.
Ma prima che succeda tutto questo
è necessario che soffriamo molto
è necessario che preghiamo molto i nostri santi.
Ma prima della grande restaurazione
è necessario che lottiamo molto
è necessario che cambiamo il volto di nostra terra.
Guidati da San Giorgio cavaliere
e con l'ausilio di Nostra Signora
dobbiamo dedicare ogni ora alla battaglia.
Dobbiamo esser disposti a far la guerra
e a rispondere sempre alla chiamata
dobbiamo esser disposti alla crociata per nostra fede.
Forse non rivedrem l'Imperatore
forse non meritiamo la vittoria
perché la corruzione della storia è troppo grande.
Ma anche se non vedremo la vittoria
anche se non vedremo l'Imperatore
crediamo di vedere Cristo Signore dopo la morte.
Per questo non temiamo l'avventura
per questo combattiam l'avversa sorte
perché il nostro Re t'ha vinto, o morte là sulla croce.
Signore degli eserciti e dei martiri
Tu solo dai la vita e dai la morte
lasciaci creder nella buona sorte uniti a te.
Costruiremo ancora cattedrali
ritorneremo a vivere nei castelli
quando ritornerai coi tempi belli Cristo Signore.