La ballata del cavalier

Questa storia dai Balcani
un vegliardo mi portò;
del caffè e dei cavalieri
raccontava le virtù.

Si sente nel bosco
un cupo rumor,
un suono nascosto
che incute terror.

Sul destriero come il vento
galoppava il cavalier
percorreva in un momento
mille miglia di sentier.

Si sente nel bosco...

Lui veniva dal castello
dove abita il suo re
e portava in un fardello
mezzo chilo di caffè.

Si sente nel bosco...

Egli andava per trovare
la sua bella a Cefalù
Dopo un mese a continuare
non ce la faceva più

Si sente nel bosco...

Il suo elmo allora prese
e com'è, come non è
con due rami il fuoco accese
e si preparò il caffè.

Si sente nel bosco
un sibilo, oimè
è un suono nascosto
già bolle il caffè.

Esecuzione:

La strofa è cantata da un Solista con accompagnamento ecc.
I ragazzi sono in piedi, in un cerchio, braccia piegate davanti al petto, rigidamente palmo sopra palmo, busto eretto. Ascoltano la storia, e alla fine della strofa battono due volte le mani.
Al 1° ritornello: rapidamente si danno la mano col vicino e iniziano subito sul primo tempo della battuta, con un piccolo balzo sul piede destro (come un breve affondo di scherma) fanno 4 passi a destra; idem subito a sinistra. Subito assumono la posizione della strofa.
La posizione delle varie strofe è sempre identica. Le figure invece dei Ritornelli sono di due tipi e si alternano.
Al 2° ritornello: al primo tempo di ogni battuta si battono in alto le mani, con slancio, e al secondo tempo si porta il palmo destro a battere sulla scarpa destra e alternativamente il palmo sinistro sulla scarpa sinistra.