TUTTI: Questa è la danza del serpente
che viene giù
dai monti
per ritrovare
la sua coda
che ha perduto
un dì.
IL SERPENTE: Sei forse tu
L'INTERPELLATO: Son forse io
IL SERPENTE: Quel pezzettin
L'INTERPELLATO: Quel pezzettin
IL SERPENTE: Quel pezzettin del mio codin?
TUTTI:
Sììììì!
(Comincia uno soltanto: procede a zig-zag nel cerchio camminando a ritmo con le braccia tese in avanti con i palmi delle mani congiunti a mimare la testa del serpente.
Alle parole "un dì" si ferma davanti a uno degli astanti interpellandolo (durante il dialogo ci si scambia reciproci inchini).
Alla fine del dialogo tutti gridano un "Sì!" sibilato che continua finché l'interpellato, passando sotto le gambe di tutti i componenti del serpente, si accoda, diventando egli stesso componente del serpente, mettendo le mani sulle spalle di chi lo precede.
Si continua con il serpente sempre più lungo finché tutto il cerchio è diventato serpente. A questo punto, si canta ancora una volta la canzone, fermandosi, ovviamente, subito prima del dialogo.)