Si perde nel vento un ronzio di campane,
che ripete nel tempo una storia lontana.
La storia di un uomo che volle lottare,
incisa sul marmo potrete trovare.
Carezzato dal sole che asciuga la brina,
della brezza baciata di prima mattina;
Coperto da un manto di muschio e di fiori,
nascosto in un bosco impregnato di odori.
Un cippo racconta a chi è puro di cuore,
Di chi visse e morì per sete d'amore.
Se passate nel vento una sera d'estate,
udrete un lamento di stelle incantate,
un limpido coro assistere i raggi,
di luna frugare quel bosco di faggi;
scrutare le foglie, scrutare ogni fronda,
fin quando di bianco la lapide inonda.
Davanti la stele, chiamato dal niente,
un focoso destriero nitrisce impaziente.
Dalla lapide allora in risposta al nitrito,
un fantasma si stacca di ferro vestito.
Le lucciole vedon salire in arcioni,
un fantasma di ferro brillar gli speroni;
la spada sul fianco, la croce sul cuore,
galoppare sui raggi della luna in amore.