Tra la scogliera e il mondo sentieri non ce n’è.
C’è il mare scuro e fondo e noi tra il mare e il ciel
con ali per spiegare il volo fin laggiù
e poi rialzarsi in alto nell’universo blu.
Sono arrivato in cima a quelle rocce, sai,
e ho visto che se prima sembravan più che mai
lontane ed irreali le nuvole lassù,
col vento tra le ali puoi giungerci anche tu.
Quel pellicano grasso che abita lassù
mi ha detto: “Qui è uno spasso, io non mi muovo più”.
Ma è già un bel po’ che giro ed ho il sospetto che
della mia ala a tiro ancor di meglio c’è.
Se un acquazzone fitto ti prende in volo un dì,
prova a pensare al giorno in cui splendeva il sol,
con l’acqua in ogni piuma che sembri un baccalà,
il che per un gabbiano non è gran dignità.
Volare non è facile. Ci sono giorni che
diresti: “Amico caro, basta che voli te!”.
Ma un nido non è il cielo ed è pur vero che
il pesce è fresco solo se vai a pescarlo te.