«E ti vengo a cercare anche solo per vederti o parlare,
perché ho bisogno della tua presenza per capire meglio la mia essenza.
Questo sentimento popolare nasce da meccaniche divine,
un rapimento mistico e sensuale mi imprigiona a te.
Dovrei cambiare l’oggetto dei miei desideri,
non accontentarmi di piccole gioie quotidiane,
fare come un eremita che rinuncia a sé.
E ti vengo a cercare con la scusa di doverti parlare,
perché mi piace ciò che pensi e che dici
perché in te vedo le mie radici.
Questo secolo ormai alla fine, saturo di parassiti senza dignità,
mi spinge solo ad essere migliore con più volontà.
Emanciparmi dall’incubo delle passioni,
cercare uno al di sopra del bene e del male
essere un’immagine divina di questa realtà.
E ti vengo a cercare perché sto bene con te,
perché ho bisogno della tua presenza…»