Anno 4 n° 1- 19 Maggio 2001 |
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Indice: 2001: odissea nel Palio |
Quinta edizione all'insegna delle catastrofi naturali Neanche tutte le catastrofi di quest'anno hanno fermato il Palio. Ai nostri occhi si è presentato uno scenario apocalittico: vogliamo ricordare, ad esempio, la straordinaria impetuosità del vento di Marzo con i tetti completamente svellati, grondaie accartocciate, parabole divelte, baracche sventrate (quali baracche?), saracinesche scuscinate, querce secolari sradicate, tettoie volanti non identificate, pini spezzati (che maciélle a Piazza Spiga 1988), tegole sbriciolate che imbrecciavano le strade asfaltate, antenne aggrovigliate, automobili abbattute, porte blindate scardinate e soprattutto la vera grande catastrofe, madre di tutte le sciagure, cari lettori ci vergognamo a dirlo, …le buste, tante buste, troppe buste! Oppure il dissesto idrogeologico con i manti stradali come i Campi Flegrei, asfalti diroccati, noceti inclinati, ruette deformate, segnaletica orizzontale ma in origine verticale e soprattutto, dissesto nel dissesto, catastrofe nella catastrofe, sciagura nella sciagura… le buste, tante buste, troppe buste! O vogliamo forse dimenticare l'inquinamento elettromagnetico delle antenne di Radio V. che ha provocato lo smottamento amministrativo di Maltignano, la diaspora dalla casa pastorale, ma soprattutto la rivolta delle buste, tante buste, troppe buste! O facciamo finta di non rimembrare i momenti terribili vissuti durante il sismo del 1997 le cui conseguenze ed i cui retaggi sono ancora oggi visibili nelle case puntellate, in quelle ristrutturate con lauti fondi regionali, ma soprattutto con la capillare presenza di buste, tante buste, troppe buste! Ebbene, tutto ciò non ha minimamente scalfito la volontà degli ostinati organizzatori del Palio, che nonostante le tante buste (troppe buste!) hanno comunque fatto sì che questa meravigliosa ed irrinunciabile manifestazione avesse luogo, ma ahimé lo scotto da pagare è stato molto pesante, lo stravolgimento del percorso del corteo è stato inevitabile. Per una migliore comprensione del nuovo percorso riportiamo di seguito le tappe salienti: sotto un cocente sole, in assenza totale di cumuli nembi ed ovviamente di vento, stando ben attenti ai cilindri fecali disseminati dagli equini, il corteo, composto da figuranti sudati e cianotici, sull'orlo di una crisi di emulazione equina partirà da Piazza Di Vittorio e, passando per via delle mura, la Certosa, i Confini, i Piani morti, la Traina, via Morricchio, via Molino, la Pincerita, il fosso dell'acqua salata, fosso Bartolino, fosso di S. Martino, la Rotonda ed i Mattoni raggiungerà il Campo sportivo dove si assieperanno i contradaioli e circa 1.000.000.000.000. 000.000.002 buste, tante buste, troppe buste! PSSV |
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