Di bestia in bestia (Longanesi 1989). Romanzo.

Il testo del risvolto di copertina.:

Persa la strada per un banale disguido, i tre sprovveduti componenti di una delegazione scientifica si trovano proiettati in una semideserta e perennemente innevata landa settentrionale. Costretti ad accettare la signorile ospitalità dell'unico uomo "occidentale", che in compagnia di un enorme servitore indigeno vive recluso dal mondo in un solitario castello, vengono presto coinvolti in una serie di misteriosi quanto scabrosi incidenti... Inizia così, nel pieno rispetto della tradizione "gotica", una vicenda romanzesca che attraverso numerosi colpi di scena, tra botole e cunicoli segreti, pipistrelli e vecchie cronache medioevali, precipiterà con ritmo crescente verso lo scioglimento finale. Più degli eventi conta per6 l'interpretazione che di essi fornisce via via il padrone di casa, con una serie di contraddittorie "confessioni" che irretiscono (ora convincendoli, ora insospettendoli, ma sempre fascinandoli) i tre viaggiatori, impegnati a scandagliare le profondità del suo animo. Quante sono le personalità del castellano, e quale la vera? Fra le tante sue "autobiografie", a quale credere? Chi altri si cela nel castello? Quale influsso ha su tutti la neve che di là dalle vetrate ora turbina impazzita, ora posa immobile? L'affannosa e impudica ricerca si arresterà solo di fronte all'orribile vero, che il personaggio principale, prigioniero della propria educazione umanistica, disperatamente non cessa di nascondere dietro lo schermo amico di tante reminiscenze letterarie. Sono, quest'ultime, i segni struggenti di un'inarrivabile bellezza ma al tempo stesso ciarpame scolastico e "rnenzogna", e tramano tutto il romanzo conferendogli, là dove la vicenda si fa più drammatica, imprevedibili accenti d'ironia.


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