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Operativa PROBLEMA DELLE SCORTE Nella vita di ogni impresa, il problema del mantenimento delle scorte di magazzino, risulta di notevole importanza. Esso, in sostanza, consiste nella ricerca di una politica di approvvigionamento rivolta a minimizzarne il costo. Si prendono in considerazione i seguenti dati: Quantità di materia prima (o prodotti finiti) di cui l’impresa necessita (S) durante un’unità di tempo (di solito 1 anno) Il prezzo (p) per ogni quantità acquistata I tempi di consegna, ovvero i tempi intercorrenti fra le date di ordinazione e le date di consegna Il consumo futuro Bisogna considerare, però, che la realtà nella quale opera un’azienda è molto complessa; infatti, accade sovente, che i dati sopra elencati siano variabili aleatorie. Pertanto, limitandoci a formulare un modello elementare, consideriamo che i dati siano tutti già noti e certi; inoltre introduciamo altre ipotesi: · I tempi di consegna sono nulli: cioè a ciascuna ordinazione segue immediatamente la consegna (non vi è motivo quindi di disporre scorte di sicurezza). · Il consumo è uniformemente distribuito durante il corso dell’anno: ciò significa che la giacenza di magazzino è uguale a Q (quantità ordinata) all’inizio del periodo, uguale a zero in T' (alla fine del periodo) e decresce linearmente fra 0 e T (tempo che intercorre tra ciascuna ordinazione e quella successiva). Analisi del costo di approvvigionamento Tale costo è costituito dalle seguenti componenti: Costo dell’ordinazione (h) : è indipendente dalla quantità ordinata trattandosi di costi fissi in genere rappresentati da spese per corrispondenza, spese amministrative per carico e scarico, spese legali, ecc. Costo del magazzinaggio (f) : è il costo sostenuto per la conservazione delle merci in magazzino e per la contabilizzazione di interessi sul capitale investito. Può essere espresso in percentuale del valore della scorta (f) o in valuta per ogni unità di scorta e per ogni unità di tempo (k = fp). Costo di acquisto del materiale : si distinguono due ipotesi a seconda che il prezzo sia costante e indipendente dalla quantità acquistata, oppure diverso in base alla quantità acquistata (es. sconti ottenuti su grandi quantità). Ponendo come incognita la quantità Q da ordinare e ammettendo che il prezzo p sia costante e indipendente da Q, avremo che: § Essendo h il costo per ciascuna ordinazione, Q la quantità costante da ordinare ed S il fabbisogno complessivo, il costo totale relativo a tutte le ordinazioni è: Y1 = hN = h s § Essendo k il costo di magazzinaggio per ciascuna unità di scorta e per ciascuna unità di tempo, il costo complessivo di magazzinaggio è: Y2 = k Q § Il costo complessivo relativo agli acquisti è: Y3 = Sp In definitiva, il costo totale dell’approvvigionamento è: Y = Y1+Y2+Y3 Ovvero: Y = h S + k Q + Sp Risoluzione del problema Si tratta di determinare per quale valore della variabile d’azione Q la funzione obiettivo è minima. A tale scopo, tenendo presente che durante l’anno si acquista la quantità S per un costo complessivo, il cui importo è uguale a Sp, basta determinare semplicemente il minimo di: Y(Q) h S + k Q Cioè, possiamo trascurare l’addendo Sp che è indipendente da Q. Svolgendo la sopra citata funzione otterremo che: Q* =√ 2Sh è la quantità ottima da ordinare periodicamente |
La fase successiva alla programmazione, prevede l’attuazione di molteplici operazioni atte a favorire l’opportuno svolgimento degli scambi commerciali. Tale peculiarità è esplicata dalle banche che offrono una nutrita serie di servizi bancari.
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