PROCLAMA
rivolto da Vittorio Emanuele ai popoli del Regno d'Italia dopo la dichiarazione di guerra intimata dall'Austria alla Sardegna

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Popoli del Regno!

L'Austria ci assale col poderoso esercito che, simulando amor di pace, ha adunato a nostra offesa nelle infelici provincie soggette alla sua dominazione.
Non potendo sopportare l'esempio dei nostri ordini civili, n'e' volendo sottomettersi al giudizio di un Congresso europeo sui mali e sui pericoli dei quali essa fu sola cagione in Italia, l'Austria viola la promessa data alla Gran Bretagna, e fa casso di guerra d'una legge d'onore.
L'Austria osa domandare che siano diminuite le nostre truppe, disarmata e data in balia quell'animosa gioventu' che da tutte le parti d'Italia 'e accorsa a difendere la nostra bandiera dell'indipendenza nazionale.
Geloso custode dell'avito patrimonio comune di onore e di gloria, io do lo Stato a reggere al mio amato Cugino, il Principe Eugenio, e ripiglio la spada.
Coi miei soldati combatteranno le battaglie della liberta' e della giustizia i prodi soldati dell'Imperatore N a p o l e o n e, mio generoso alleato.


Popoli d'Italia!


L'Austria assale il Piemonte perch'e ha perorata la causa della comune patria nei Consigli dell'Europa; perch'e non fu insensibile ai vostri gridi di dolore.
Cos' ec essa rompe oggi violentemente quei trattati che non ha rispettato mai. Cos'ec oggi l'i intero il diritto della nazione, ed io posso in piena coscienza sciogliere il voto fatto sulla tomba del mio magnanimo Genitore! Impugnando le armi per difendere il mio Trono, la liberta' de' miei popoli, l'onore del nome italiano, io combatto pel diritto di tutta la nazione.
Confidiamo in Dio e nella nostra concordia, confidiamo nel valore dei soldati italiani, nell'alleanza della nobile nazione francese, confidiamo nella giustizia della pubblica opinione.
Io non ho altra ambizione che quella di essere il primo soldato della indipendenza italiana.


Viva l'Italia!


Torino, 29 aprile 1859


Vittorio EMANUELE
C. Cavour


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