PROPOSTA DI PROGETTO PER
IL SISTEMA EDUCATIVO AFGANO

PROGRAM PROPOSAL FOR AFGHANISTAN'S EDUCATION SYSTEM

4 aprile 2002

Scuola femminile di musica a Kabul

Durante la nostra missione di fattibilità in Afghanistan nel marzo-aprile scorso, ci è stata rivolta una pressante richiesta dalle organizzazioni locali, dalla Università di Kabul e dalla Scuola di musica maschile affinché ci impegnassimo a realizzare e sostenere una scuola femminile di musica. Richiesta che è stata da noi entusiasticamente accolta per la sua rispondenza ai principi ispiratori della nostra mission: "sport and art for peace".

La realizzazione di una scuola come questa aprirebbe nuovamente un campo precluso alle donne per lunghissimo tempo.
Siamo convinti che al di là della sua importanza culturale, il significato della presenza di una tale struttura sarebbe altamente simbolico per una migliore percezione del ruolo femminile all'interno della società afgana e faciliterebbe il processo di reinserimento delle donne nel tessuto connettivo sociale del paese.

La condizione femminile in Afghanistan è ormai nota a tutti, ma ci preme sottolineare, ancora una volta, che la percentuale della alfabetizzazione tra le ragazze attualmente non supera il 7%.
In questo quadro educativo già deficitario l'arte e lo sport sono stati per anni tra i settori più penalizzati e preclusi alle donne.

Nella scuola insegnerebbero docenti specializzati dell'Università di Kabul, presso la Facoltà d'Arte e nel primo anno vedrebbe coinvolta 30 studentesse. Tra gli insegnamenti vi sarebbe lo studio di strumenti e canti tradizionali afgani.

La scuola si configurerebbe come un centro culturale privo di barriere architettoniche per favorire l'accesso dei disabili.

Verrebbe inoltre favorito un approccio multi-etnico nello spirito dell'ideale dell'arte come strumento di pace.

L'investimento necessario per l'avvio della scuola femminile di musica ammonterebbe per il primo anno 2002-2003 a circa 40.000 Euro: 20.000 Euro sarebbero destinati all'acquisto di strumenti e di materiali, 5.000 Euro agli stipendi per gli/le insegnanti, 5.000 Euro alla spedizione e/o al trasporto. Il restante costituisce la percentuale di spese di gestione e amministrazione relative all'implementazione dell'intero progetto di Peacewaves in Afghanistan per l'anno 2002-2003.

 

PROGETTO

QUADRO GENERALE

Nonostante l'ambiziosa politica educativa durante il regno di re Zahir Shah, con cui si riuscì a garantire l'accesso alle scuole primarie a metà della popolazione, a sviluppare un sistema educativo secondario efficiente in tutte le province del paese e offrire dei corsi di laurea sempre più sofisticati, a partire dal periodo dell'occupazione sovietica del 1979 (quando gli insegnanti furono uno degli obbiettivi principali della resistenza antisovietica), il sistema educativo afgano è entrato in uno stato di collasso generale. Ricostruirlo costituisce una delle priorità del paese. Come per il settore sanitario gli indicatori del sistema educativo in Afghanistan sono tra i più bassi del mondo con uno tra i massimi gap tra l'accesso all'istruzione della popolazione maschile e quella femminile e una marcata disparità tra la zone urbane e rurali.
Le strutture scolastiche sono state negli anni pesantemente distrutte. Si calcola che esistano 4.4 milioni di bambini in età scolare. Circa 1.5 milioni di essi ha ripreso la scuola alla data del 21 marzo 2002, giorno di apertura ufficiale dell'anno scolastico, secondo il calendario afgano.
Nel 1999 l'accesso all'istruzione elementare risultava riservato al 38% dei ragazzi e al 3% delle ragazze con un tasso di drop-out del 57% 1.
Delle 3.600 scuole stimate più di un terzo sono state in passato supportate da organizzazioni non governative (NGO). (Si calcola che sui 4.4 milioni di bambini in età scolare una percentuale del 7-8% abbia beneficiato di programmi educativi promossi e finanziati da NGO soprattutto nelle zone rurali) .
L'educazione superiore manca di strutture adeguate. L'Università di Kabul fu tra gli anni '60 e '70 una delle maggiori della regione, per divenire in seguito uno dei target preferiti delle azioni distruttive. Negli ultimi anni è rimasta quasi sempre chiusa a causa dei conflitti in atto nel paese. La maggioranza del corpo docenti ha già da tempo abbandonato l'Afghanistan. Gli edifici devono essere quasi interamente riabilitati se non costruiti ex-novo. Biblioteche e aule necessitano di un completo equipaggiamento.
I dati dell'accesso all'istruzione secondaria risultano incredibilmente bassi anche a causa della limitata capacità del sistema di produrre insegnanti sufficientemente preparati.
Tra i motivi che hanno impedito (e rischiano di continuare ad impedire) la scolarizzazione di migliaia di bambini va annoverata infatti, a fianco dei continui conflitti e della presenza delle mine, anche una effettiva mancanza di insegnanti: già nel 1998 si calcolava che l'85% dei docenti fosse stata uccisa o avesse lasciato il paese. Gli stipendi sono molto bassi e pagati solo saltuariamente. Questa situazione comporta per molti la necessità di un secondo lavoro (che va ulteriormente a detrimento della possibilità di formazione) e la scarsa propensione all'insegnamento da parte soprattutto dei pochi giovani laureati ancora presenti nel paese. Le donne ufficialmente bandite dall'insegnamento dal regime talebano nella maggioranza dei casi non sono state rimpiazzate. Mediamente ogni insegnante segue da 33 a 42 alunni. Dei 21.000 insegnanti operanti in scuole governative e informali solo il 12% è costituito da donne. La maggior parte di esse, scacciata dal ruolo in seguito ai provvedimenti del'97, ha operato negli ultimi anni in quelle home-based schools non ufficiali che sono riuscite a resistere alle milizie talebane anche grazie al supporto delle NGO.
Il 22% degli insegnanti ha seguito solo 9 anni di scuola e solo la metà degli insegnanti ha terminato il dodicesimo grado, quello minimo per la qualifica ufficiale. Alcuni sono stati formati grazie a brevi training organizzati dalle NGO e dalle agenzie internazionali che durante questi anni hanno continuato ad operare nel paese soprattutto supportando scuole informali.
Laddove non è disponibile, un corpo docenti con una buona formazione, diventa indispensabile l'uso di validi testi scolastici, la formazione on the job, quella a distanza e soprattutto la realizzazione di una anagrafe degli studenti, insegnanti e strutture scolastiche esistenti e del loro grado di praticabilità. In Afghanistan manca un'infrastruttura amministrativa capace di monitorare i bisogni, pianificare le attività nonché supervisionare la professionalità degli insegnanti.
In seguito al decreto imposto nel 1997 dai Talebani con cui veniva bandita la presenza femminile dal sistema educativo, le scuole per ragazze nelle regioni sotto il loro controllo sono state chiuse con una conseguente riduzione della percentuale di accesso all'educazione elementare dal 34% nel 1990 al 7% nel 1999 2. Attualmente le scuole per ragazze rappresentano solo il 14.9% delle scuole esistenti, la quasi totalità delle quali viene supportata finanziariamente dalle NGO.
Le ore di scuola giornaliere previste per ogni classe oscillano tra le 3 e le 4. La presenza dei docenti, a causa dell'irregolare pagamento degli stipendi, è spesso sporadica. Cronica la mancanza di materiale scolastico basilare.
A questo si aggiunga che nei periodi in cui il tasso di scolarizzazione appariva in aumento, la qualità dell'istruzione fornita nelle scuole rimaneva molto bassa: l'insegnamento era centrato sull'apprendimento mnemonico, basato sul nozionismo più che sull'analisi critica e su una vera comprensione degli argomenti trattati dagli insegnanti. Gli studenti erano passivi e disattenti. Considerati come meri destinatari di conoscenza si avviavano a diventare dei veri e propri "analfabeti scolarizzati" 3.
In conseguenza a questo stato di cose si calcola che il tasso di alfabetizzazione in Afghanistan si aggiri sul 31%. Il tasso di abbandono scolastico degli studenti delle classi elementari è dell'80% 4.

1. Il dato si riferisce ad un campione di popolazione in età scolare (dai 6 ai 16 anni) stimata in 4.075.000.
2. Questo dato si riferisce ad un campione di popolazione scolastica (dai 6 ai 16 anni) stimata in 2.975.000.
3. "Education in the doldrums-Afghan tragedy" di Dr. S.B. Ekanayke.
4. In Pakistan è del 60%, mentre in Sri Lanka solo del 2%. Ibidem.

 

IDEA PROGETTUALE

Nelle giornate dal 14 al 16 gennaio 2002 si sono incontrati a Perugia alla "Afghan Educational Round Table" esponenti di alcune tra le principali NGO afgane insieme a rappresentanti delle agenzie UNESCO e UNHCR e a membri del Ministero dell'educazione ed esperti di formazione provenenti dalla cosiddetta "diaspora afgana". Si è stabilito un framework di azione in merito alle scuole elementari diviso in varie fasi:

1° fase- Assessment

2° fase - Azione

3° fase - definizione oggettivi a lungo termine

A Tokyo durante la "Conference on recovery and reconstruction in Afghanistan" del 20 -23 gennaio 2002 le agenzie ONU hanno concordato delle attività chiave nel settore dell'educazione i cui risultati attesi sono quelli di portare la percentuale di ragazze che ha accesso all'istruzione elementare dal 3% all'8% già entro l'anno, di farlo salire al 20% entro due anni e mezzo, quando la percentuale dei ragazzi aventi accesso all'istruzione elementare dovrebbe salirebbe al 55% dall'odierno 38%. (Al termine di un piano quinquennale le percentuali previste sarebbero del 70-75% per i ragazzi e del 40-45% per le ragazze, per continuare a crescere progressivamente).

Nel periodo 19-28 marzo 2002 è stata effettuata una prima missione di fattibilità durante la quale è stato siglato un accordo di partnerariato tra Peacewaves e ANCB - Comitato di coordinamento delle ONG locali - e concordate le azioni prioritarie.

 

CONTESTO DEL PROGETTO

La programmazione delle attività previste dal progetto PeaceWaves si concentreranno sul sistema dell'istruzione superiore (high schools e università) e saranno interamente concordate con l'UNESCO, che negli anni '60-'70 ha implementato i maggiori programmi nel settore dell'istruzione fino a proporre negli anni '90 il nuovo sistema educativo in molte zone rurali. UNESCO assicurerà il passaggio da una prima fase di emergenza (dominata da temi quali la fornitura di materiali scolastici, la ricostruzione delle scuole, la sicurezza negli edifici scolastici, il rimpatrio degli insegnanti dai paesi confinanti, ecc..) alla formulazione di un Programma a Medio Termine di più ampio respiro. La stretta collaborazione con l'UNESCO inserirà il progetto di PeaceWaves nel framework delle operazioni delle altre agenzie ONU (in primo luogo UNICEF che si occupa prevalentemente dell'istruzione primaria) e delle varie organizzazioni governative e non-governative che interverranno in Afghanistan, garantendo così che le attività previste non si sovrappongano a quelle promosse da altre organizzazioni.
Gli obbiettivi trasversali del progetto PeaceWaves (educazione alla pace, sensibilizzazioni sui temi di genere, ecc..) rientrano interamente nel programma generale UNESCO. A fianco delle singole attività proposte verrà specificata l'appartenenza ai singoli progetti individuati dall' UNESCO nel rapporto "Educational Projects Submitted for Consolidated Appeal Process, 2002", Parigi, 31 gennaio 2002.

 

FINALITÀ DEL PROGETTO

Promuovere una cultura di pace per uno sviluppo umano sostenibile contribuendo alla crescita del sistema educativo afgano attraverso: l'incremento della qualità dell'insegnamento e il miglioramento dell'accesso per le fasce più vulnerabili.

 

OBBIETTIVI DEL PROGETTO

  1. Formazione formatori e insegnanti (Università di Kabul e Istituto di Pedagogia)
  2. Apertura di una scuola italiana a Kabul
  3. Promuovere sport e arte come strumenti di pace e occasioni concrete di occupazione
  4. sostegno alle strutture dell'educazione formale e informale: orfanotrofi, ragazzi di strada, home schools, educazione degli adulti

 

ATTIVITÀ PREVISTE

Per l'obbiettivo 1

1. formazione formatori e insegnanti

Per lo sviluppo della capacity building si prevedono 4 livelli:

  1. formatori. In collaborazione con il Ministero dell'Educazione e dell'Educazione Superiore, dell'Università di Kabul e dell'Istituto di Pedagogia: verranno promossi uno special course, workshops e seminari tematici.
  2. insegnanti senior. In collaborazione con il Ministero dell'Educazione e dell'Educazione Superiore, con l'Università di Kabul, l'Istituto di Pedagogia e con ANCB : verranno promossi uno special course, workshops e seminari tematici.
  3. insegnanti junior. Corsi e seminari in collaborazione coi soggetti menzionati al punto 2.
  4. nuovi insegnanti. Un corso universitario presso l'Università di Kabul ell'Istituto di Pedagogia.

Reclutamento, selezione e formazione degli insegnanti (con successivi periodi di tirocinio). Si utilizzeranno l'approccio TOKTEN (transfer of knowledge through expatriate nationals) e le tecniche di peer-education, cooperative-learning, e tutoring. Si lavorerà sulla motivazione e sullo status degli insegnanti.
La formazione dovrà essere inizialmente on the job, con momenti di tutoring con supervisione, di full immersion nei periodi di vacanza, di scambi con altri paesi.
Verranno proposti degli incentivi ai formatori e agli insegnanti che andranno in formazione.
Sia i formatori che gli insegnanti senior verranno coinvolti in un programma di perfezionamento presso le università italiane aderenti al progetto.
È prevista a partire dal 2003 la formazione degli insegnanti attraverso programmi radio. (Vedi punto 4 obbiettivo 4).
Verrà posta una particolare attenzione allo sviluppo di programmi specialistici per l'insegnamento ai disabili. Una quota degli insegnanti in formazione sarà reclutata tra i portatori di handicap.

2. formazione di dirigenti e amministratori (managers)

La costituzione di una preparata classe di dirigenti e funzionari è indispensabile per la ricostruzione del sistema educativo afgano.
Anche in questo caso la metodologia prevedrà periodi di full immersion (weekend), un programma a distanza, l'uso del tutoring e della supervisione e soprattutto l'approccio TOKTEN con periodi di perfezionamento in Italia, altri paesi europei ed eventualmente anche paesi limitrofi in grado di supportare le azioni formative.

Per l'obbiettivo 2

  1. apertura di una scuola italiana con classi dalla 5a alla 12a (del sistema afgano) capace di istruire i giovani secondo il curriculum governativo e con le seguenti caratteristiche:
  2. Promozione di una cultura di pace dei diritti umani e dei processi di democratizzazione
  3. Integrazione degli studenti portatori di handicap, attualmente esclusi o scoraggiati nell'accesso alle strutture per la presenza di barriere architettoniche e la mancanza di trasporti adeguati e di insegnanti specializzati.
  4. Caratterizzazione come "Open School", ossia vero e proprio laboratorio didattico e metodologico permanente aperta al mattino agli alunni dai 12 ai 18 anni, nel pomeriggio agli insegnanti e alla sera agli adulti. Questa Open School costituirà un centro permanente di formazione per gli insegnanti, centro culturale e possibilmente anche sede di alcuni corsi di formazione professionale serale:sviluppo del Long Life Learning.
  5. Gender balance nel reclutamento di allievi/e e insegnanti (la scuola ospiterebbe, a pieno regime, 600 alunni, 55 insegnanti e 35 non docenti e 1 preside locale sotto il coordinamento di un direttore di progetto e un amministratore italiani)
  6. La scuola avrà 2 indirizzi specialistici: uno sportivo e uno artistico.
  7. Formazione degli insegnanti e integrazione del loro salario governativo.

Per l'obbiettivo 3

  1. costruzione di una scuola speciale di Sport (Vedi Allegato 1) per (max) 20 studentesse e 20 studenti; formazione dei formatori (con corsi di perfezionamento nelle nostre università) e sostegno didattico agli insegnanti attivi già nell'anno in corso
  2. Sostegno alla Facoltà d'arte dell'Università di Kabul: parziale riabilitazione delle strutture, fornitura di materiali didattici, supporto alla formazione degli insegnanti e realizzazione di eventi artistici di valore educativo.
  3. Supporto all'apertura di una scuola femminile di musica. L'avvio dell'intervento sarà garantito dalla raccolta fondi che avrà luogo in occasione del festival estivo di musica "al femminile" che si terrà a luglio a Varazze.
  4. Promozione di eventi sportivi ed artistici. Tra essi il "Sport and Art for Peace Celebration Day", nel mese di giugno con la produzione di tele per la mostra internazionale di Kid's Guernica.

Per l'obbiettivo 4

  1. interventi di riabilitazione delle strutture scolastiche
    Laddove le scuole dei distretti ove si intende implementare le attività non siano già beneficiarie di interventi di ristrutturazione ad opera di altre organizzazioni governative e non, è ipotizzabile qualche piccolo intervento di riabilitazione che permetta l'accesso ai ragazzi e lo svolgimento delle lezioni.
    Ci si concentrerà tuttavia prevalentemente sulla trasformazione delle scuole in "Open Schools", ossia veri e propri laboratori didattici e metodologici permanenti aperti al mattino agli alunni dai 6 ai 12 anni, nel pomeriggio agli studenti dai 12 ai 18 anni e alla sera agli adulti. Queste Open Schools costituiranno centri permanenti di formazione per gli insegnanti, centri culturali dei vari distretti e possibilmente anche sede di alcuni corsi di formazione professionale serale.

  2. fornitura di materiali scolastici
    Si provvederà all'acquisto e alla distribuzione (e, all'occorrenza, alla stampa) di testi scolastici nelle tre lingue principali, alla fornitura di articoli di cancelleria, di cartine geografiche, ecc...

  3. intervento di riabilitazione delle strutture degli orfanotrofi di Kabul e la fornitura di generi di prima necessità e materiale ludico didattico. È ipotizzabile la formazione in psicomotricità di 10 operatori/trici educativi.

  4. programmi radio per l'istruzione a distanza
    A partire dal 2003, dopo il ripristino della rete elettrica nella maggior parte delle regioni afgane, sarà possibile la realizzazione di un canale apposito dove trasmettere programmi di alfabetizzazione di base, attraverso una lingua veicolare, seguendo il modello dello School Radio Programme in uso in Australia.
    Attraverso la radio potranno essere promossi anche corsi di formazione per gli insegnanti.
    Al fine di assicurare la presenza in radio di personale aggiornato sulle didattiche di distance-learning si prevede una apposita formazione di max 20 operatori presso le università italiane.

 

METODOLOGIA DELL'INTERVENTO

  1. attenzione alle persone
  2. partecipazione della popolazione locale a tutti i livelli di sviluppo del programma
  3. ascolto dei bisogni espressi
  4. pratiche concrete più che teorizzazioni
  5. radicamento nel contesto culturale locale
  6. interpretazione dello sviluppo del programma implementato come un vero e proprio programma di apprendimento

 

LINEE GUIDA

 

AREA DI INTERVENTO

Per evitare una dispersione delle risorse e per motivi logistici e di visibilità si pensa di concentrare l'intervento nei distretti di Kabul, Bamyan (supporto all'università femminile attraverso fornitura di equipment e teacher training), Nuristan (teacher training), Mazar il sharif (riabilitazione di 1/2 scuole, teacher training e fornitura di equipment), Jalalabad (teacher training), Kandahar (teacher training), Hirat (teacher training, fornitura di equipment, supporto alla squadra sportiva di disabili).
Nella città di Kabul sorgeranno la scuola speciale di sport, la scuola italiana e la scuola femminile di musica.

 

BENEFICIARI DEL PROGETTO

Beneficiari Diretti

Bebeficiari Indiretti

Per garantire un effetto moltiplicativo alle attività di formazione verrà proposto a livello metodologico che ogni persona scelta per i diversi training offra un momento restitutivo delle informazioni apprese, attraverso il tutoring di un determinato numero di colleghi.
A questo numero di insegnanti o amministratori che beneficeranno dell'intervento attraverso il tutoring si deve aggiungere anche un numero difficilmente calcolabile di bambini che miglioreranno le loro prestazioni scolastiche una volta seguiti da insegnanti più preparati e le maestranze che saranno coinvolte nei programmi di ristrutturazione.

 

TEMPI DI IMPLEMENTAZIONE

APRILE: prima missione di fattibilità e firma del partnerariato con ANCB, presentazione del progetto ad alcuni Enti Locali

MAGGIO: definizione delle attività e presentazione del progetto a UNESCO - Parigi e AIA (Afghan Interim Administration).

GIUGNO: seconda missione in loco per la promozione dell'evento artistico di Kid's Guernica e la definizione dei vari progetti.

LUGLIO: avvio raccolta fondi per il sostegno alla scuola femminile di musica di Kabul attraverso il festival musicale "Just like a woman" che avrà luogo dall'11 luglio al 3 agosto a Varazze.

SETTEMBRE: avvio alla riabilitazione della struttura che ospiterà la scuola italiana; avvio della fornitura di attrezzature nelle varie aree; avvio del teachers training; progettazione per la scuola sport.

OTTOBRE: start-up dei primi corsi teachers training della scuola di sport.

NOVEMBRE: inizio del "gemellaggio" dell' Università di Kabul e di quelle italiane facenti parti del progetto.

2003: apertura ufficiale della scuola di sport, della facoltà d'arte e della scuola Italiana; avvio del training per operatori radiofonici in distance-learning .

 

PARTNERS DEL PROGETTO

 

ENTI DONATORI

Regioni, Enti Locali, Università, Istituti scolastici, Associazioni di categoria, parti sociali …

 

FONDI NECESSARI PER L'ANNO 2002-2003

1.
Scuola italiana a Kabul (escluso personale italiano)
258.228,45
2.
Attività a Bamyan
27.614,28
3.
Attività a Hirat
40.000,00
4.
Attività a Nuristan
20.863,23
5.
Attività a Mazar il Sharif
46.884,45
6.
Attività a Kandahar
20.863,23
7.
Attività a Jalalabad
20.863,23
8.
Teachers training -formazione
202.820,02
9.
Supporto alla Facoltà d'Arte
65.007,17
10.
Supporto agli orfanotrofi di Kabul
17.487,40
11.
Supporto alla scuola femminile di musica
39.845,06
12.
Scuola speciale di sport
228.741,24
13.
Progetto a Karachi
20.808,30
14.
Costi dei gestione
177.152,98
Totale
1.010.327,07

 

ALLEGATO 1

SCUOLA SPECIALE DI SPORT

Si tratta di realizzare un complesso polivalente, su concessione governativa del terreno, comprendente una parte sportiva, culturale, socio-educativa, economica. Il costo è stimato è di 70 mila USD. Il costo è indicativo in quanto il progetto è in fase di verifica e si realizzerà in fasi successive, ognuna delle quali godrà di molta autonomia, cosa che permetterà al centro di essere operativo prima di essere interamente concluso.

Obbiettivi

Il centro sarà costruito secondo il concetto della partecipazione dal basso e condivisa.

Il centro ha una vocazione multi-dimensionale, può infatti essere identificato con:

 

AREA DELLE ATTIVITÀ SPORTIVE E DELLE SCIENZE MOTORIE

PROGETTO OPERATIVO

Obiettivi:

  1. Premesse e motivazioni
    1) L'importanza dello sport per l'Afghanistan si evidenzia nel suo valore universalmente riconosciuto di "ambasciatore di pace".
    2) L'importanza dell'APA per l'Afghanistan si evidenzia nel legame storico "sport/handicap":
    dalla PATOLOGIA à alla riabilitazione e kinesiterapia à all'educazione motoria e presportiva à allo sport di tempo libero ed agonistico à all'APA.

  2. European system of high level formation in motricity sciences (University: 3+2)
    3 anni: 180 ECTS 1° livello (professional)
    + 2 anni: 2° livello (specialisation)
  3. Proposta di formazione universitaria per il "sistema afgano"

    3 anni di base (laurea di 1° grado)

    5 aree di insegnamento per permettere agli studenti di
    definire i loro piani di studio:
    area medico/biologica
    area psico/pedagogica (Teacher training)
    area storico/letteraria/normativa/etica/antropologia
    area manageriale/gestionale
    area tecnico/sportiva
    conoscenza e utilizzo mezzi multimediali e lingue

    + 2 anni (laurea specialistica di 2° grado)

    • Orientamento educativo / adattato
    • Orientamento sportivo / manageriale

  4. Progetto generale (3 fasi)

    a) PRIMA FASE

    • Costituzione del gruppo di lavoro e di coordinamento.
    • Costituzione di un gruppo di lavoro specifico per iniziative ed attività relative alle Scienze Motorie (costituzione immediata).
    • Formazione di formatori: formazione di docenti in Scienze Motorie, con ricerca immediata di persone interessate, da individuare anche tra gli afgani emigrati dal loro paese. Nella formazione si presterà particolare attenzione alle attività di giochi in collaborazione (come mezzo di educazione alla pace) e alle attività fisiche adattate (per rispondere alle esigenze contingenti del paese).
    • Ricerca di attività motorie e sportive tradizionali afgane, compresi giochi tradizionali per bambini e ragazzi (da proporre come un filone di attività scolastica in Afghanistan).
    • Studio, impostazione e previsione di iniziative e attività pratiche per bambini e ragazzi da realizzare in Afghanistan in collaborazione con i docenti presenti nel territorio afgano, con l'università di Kabul, con l'UNESCO, con le università italiane implicate nella formazione…
    • Documentazione di detta attività.
    • Previsione e impostazione del piano di ricostruzione o adeguamento di strutture sportive.
    • Impostazione di una struttura organizzativa nazionale e internazionale
Ricostruzione delle strutture:
Monitoraggio delle strutture esistenti(efficienti,da ristrutturare, da ricostruire, da progettare); Focus "barriere architettoniche"
Adattamento ed utilizzo della "Carta europea dello sport per tutti"
Tener conto della storia ed esperienza europea in APA

Formazione 1° livello: individua ORIENTAMENTO SPORTIVO/MANAGERIALE
Selezione di un certo numero di studenti afgani (45?) per un percorso di "formazione di formatori" (presso SUISM o altra sede di formazione), monitoraggio delle risorse umane (RU) e reclutamento tra gli afgani emigrati e rifugiati e prevedere un percorso in APA;

Strutturazione organizzativa:
ASAPE (Asia Society for APA): nomina rappresentanti, iscrizioni ecc.

    b) SECONDA FASE (2003/2006)

Impiantisca:
realizzazione di N.minimo di impianti di base in relazione ai singoli distretti e al monitoraggio effettuato
Formazione di 2° livello:
(per i 45 studenti prima fase):
15 studenti, DEUAPA
15 studenti, opzione sport (tecnici)
15 studenti, opzione management
reclutamento sul territorio afgano
realizzazione di giochi della pace tra paesi confinanti con l'Afghanistan
Proposte di ricerca:
partecipazione come "ascoltatori" al symposium di Seul nel 2003 e presentazione della proposta "Kabul 2004";
ipotesi di presentare comunicazioni in relazione allo stato dell'arte post-bellico (impianti, N e tipologia di bisognosi di intervento in APA ecc.)

    c) TERZA FASE (2004/2006)

Partecipazione:
2004 - Atene, Grecia (Olimpiadi estive)
2006 - Torino, Italia (Olimpiadi invernali)
2008 - Pechino, Cina (Olimpiadi estive
Sport / management:
inviare un gruppo di studenti in stage come aiuto/collaborazione per apprendistato sul campo a livello organizzativo, partecipazione a:
2004 - Atene, Grecia (Olimpiadi estive)
2006 - Torino, Italia (Olimpiadi invernali - 2008 Pechino, Cina (Olimpiadi estive)
Organizzazione eventi:
Organizzazione dei "Giochi della pace" internazionali;
Organizzazione di "Kabul 2004": serie di seminari circa l'APA in relazione alle diverse situazioni/esigenze post-guerra;
Preparazione e partecipazione ai Giochi Olimpici di Atene, Torino, Pechino.