PROPOSTA DI PROGETTO PER
IL SISTEMA EDUCATIVO AFGANO
PROGRAM PROPOSAL FOR AFGHANISTAN'S EDUCATION SYSTEM
4 aprile 2002
Scuola femminile di musica a Kabul
Durante la nostra missione di fattibilità in Afghanistan nel marzo-aprile scorso, ci è stata rivolta una pressante richiesta dalle organizzazioni locali, dalla Università di Kabul e dalla Scuola di musica maschile affinché ci impegnassimo a realizzare e sostenere una scuola femminile di musica. Richiesta che è stata da noi entusiasticamente accolta per la sua rispondenza ai principi ispiratori della nostra mission: "sport and art for peace".
La realizzazione di una scuola come questa aprirebbe
nuovamente un campo precluso alle donne per lunghissimo tempo.
Siamo convinti che al di là della sua importanza culturale, il significato
della presenza di una tale struttura sarebbe altamente simbolico per una migliore
percezione del ruolo femminile all'interno della società afgana e faciliterebbe
il processo di reinserimento delle donne nel tessuto connettivo sociale del
paese.
La condizione femminile in Afghanistan è ormai nota a
tutti, ma ci preme sottolineare, ancora una volta, che la percentuale della
alfabetizzazione tra le ragazze attualmente non supera il 7%.
In questo quadro educativo già deficitario l'arte e lo sport sono stati
per anni tra i settori più penalizzati e preclusi alle donne.
Nella scuola insegnerebbero docenti specializzati dell'Università di Kabul, presso la Facoltà d'Arte e nel primo anno vedrebbe coinvolta 30 studentesse. Tra gli insegnamenti vi sarebbe lo studio di strumenti e canti tradizionali afgani.
La scuola si configurerebbe come un centro culturale privo di barriere architettoniche per favorire l'accesso dei disabili.
Verrebbe inoltre favorito un approccio multi-etnico nello spirito dell'ideale dell'arte come strumento di pace.
L'investimento necessario per l'avvio della scuola femminile di musica ammonterebbe per il primo anno 2002-2003 a circa 40.000 Euro: 20.000 Euro sarebbero destinati all'acquisto di strumenti e di materiali, 5.000 Euro agli stipendi per gli/le insegnanti, 5.000 Euro alla spedizione e/o al trasporto. Il restante costituisce la percentuale di spese di gestione e amministrazione relative all'implementazione dell'intero progetto di Peacewaves in Afghanistan per l'anno 2002-2003.
PROGETTO
QUADRO GENERALE
Nonostante l'ambiziosa politica educativa durante il regno di
re Zahir Shah, con cui si riuscì a garantire l'accesso alle scuole primarie
a metà della popolazione, a sviluppare un sistema educativo secondario
efficiente in tutte le province del paese e offrire dei corsi di laurea sempre
più sofisticati, a partire dal periodo dell'occupazione sovietica del
1979 (quando gli insegnanti furono uno degli obbiettivi principali della resistenza
antisovietica), il sistema educativo afgano è entrato in uno stato di
collasso generale. Ricostruirlo costituisce una delle priorità del paese.
Come per il settore sanitario gli indicatori del sistema educativo in Afghanistan
sono tra i più bassi del mondo con uno tra i massimi gap tra l'accesso
all'istruzione della popolazione maschile e quella femminile e una marcata disparità
tra la zone urbane e rurali.
Le strutture scolastiche sono state negli anni pesantemente distrutte. Si calcola
che esistano 4.4 milioni di bambini in età scolare. Circa 1.5 milioni
di essi ha ripreso la scuola alla data del 21 marzo 2002, giorno di apertura
ufficiale dell'anno scolastico, secondo il calendario afgano.
Nel 1999 l'accesso all'istruzione elementare risultava riservato al 38% dei
ragazzi e al 3% delle ragazze con un tasso di drop-out del 57% 1.
Delle 3.600 scuole stimate più di un terzo sono state in passato supportate
da organizzazioni non governative (NGO). (Si calcola che sui 4.4 milioni di
bambini in età scolare una percentuale del 7-8% abbia beneficiato di
programmi educativi promossi e finanziati da NGO soprattutto nelle zone rurali)
.
L'educazione superiore manca di strutture adeguate. L'Università di Kabul
fu tra gli anni '60 e '70 una delle maggiori della regione, per divenire in
seguito uno dei target preferiti delle azioni distruttive. Negli ultimi anni
è rimasta quasi sempre chiusa a causa dei conflitti in atto nel paese.
La maggioranza del corpo docenti ha già da tempo abbandonato l'Afghanistan.
Gli edifici devono essere quasi interamente riabilitati se non costruiti ex-novo.
Biblioteche e aule necessitano di un completo equipaggiamento.
I dati dell'accesso all'istruzione secondaria risultano incredibilmente bassi
anche a causa della limitata capacità del sistema di produrre insegnanti
sufficientemente preparati.
Tra i motivi che hanno impedito (e rischiano di continuare ad impedire) la scolarizzazione
di migliaia di bambini va annoverata infatti, a fianco dei continui conflitti
e della presenza delle mine, anche una effettiva mancanza di insegnanti: già
nel 1998 si calcolava che l'85% dei docenti fosse stata uccisa o avesse lasciato
il paese. Gli stipendi sono molto bassi e pagati solo saltuariamente. Questa
situazione comporta per molti la necessità di un secondo lavoro (che
va ulteriormente a detrimento della possibilità di formazione) e la scarsa
propensione all'insegnamento da parte soprattutto dei pochi giovani laureati
ancora presenti nel paese. Le donne ufficialmente bandite dall'insegnamento
dal regime talebano nella maggioranza dei casi non sono state rimpiazzate. Mediamente
ogni insegnante segue da 33 a 42 alunni. Dei 21.000 insegnanti operanti in scuole
governative e informali solo il 12% è costituito da donne. La maggior
parte di esse, scacciata dal ruolo in seguito ai provvedimenti del'97, ha operato
negli ultimi anni in quelle home-based schools non ufficiali che sono riuscite
a resistere alle milizie talebane anche grazie al supporto delle NGO.
Il 22% degli insegnanti ha seguito solo 9 anni di scuola e solo la metà
degli insegnanti ha terminato il dodicesimo grado, quello minimo per la qualifica
ufficiale. Alcuni sono stati formati grazie a brevi training organizzati dalle
NGO e dalle agenzie internazionali che durante questi anni hanno continuato
ad operare nel paese soprattutto supportando scuole informali.
Laddove non è disponibile, un corpo docenti con una buona formazione,
diventa indispensabile l'uso di validi testi scolastici, la formazione on the
job, quella a distanza e soprattutto la realizzazione di una anagrafe degli
studenti, insegnanti e strutture scolastiche esistenti e del loro grado di praticabilità.
In Afghanistan manca un'infrastruttura amministrativa capace di monitorare i
bisogni, pianificare le attività nonché supervisionare la professionalità
degli insegnanti.
In seguito al decreto imposto nel 1997 dai Talebani con cui veniva bandita la
presenza femminile dal sistema educativo, le scuole per ragazze nelle regioni
sotto il loro controllo sono state chiuse con una conseguente riduzione della
percentuale di accesso all'educazione elementare dal 34% nel 1990 al 7% nel
1999 2. Attualmente le scuole per ragazze rappresentano
solo il 14.9% delle scuole esistenti, la quasi totalità delle quali viene
supportata finanziariamente dalle NGO.
Le ore di scuola giornaliere previste per ogni classe oscillano tra le 3 e le
4. La presenza dei docenti, a causa dell'irregolare pagamento degli stipendi,
è spesso sporadica. Cronica la mancanza di materiale scolastico basilare.
A questo si aggiunga che nei periodi in cui il tasso di scolarizzazione appariva
in aumento, la qualità dell'istruzione fornita nelle scuole rimaneva
molto bassa: l'insegnamento era centrato sull'apprendimento mnemonico, basato
sul nozionismo più che sull'analisi critica e su una vera comprensione
degli argomenti trattati dagli insegnanti. Gli studenti erano passivi e disattenti.
Considerati come meri destinatari di conoscenza si avviavano a diventare dei
veri e propri "analfabeti scolarizzati" 3.
In conseguenza a questo stato di cose si calcola che il tasso di alfabetizzazione
in Afghanistan si aggiri sul 31%. Il tasso di abbandono scolastico degli studenti
delle classi elementari è dell'80% 4.
1. Il dato si riferisce ad
un campione di popolazione in età scolare (dai 6 ai 16 anni) stimata
in 4.075.000.
2. Questo dato si riferisce ad un campione di
popolazione scolastica (dai 6 ai 16 anni) stimata in 2.975.000.
3. "Education in the doldrums-Afghan tragedy"
di Dr. S.B. Ekanayke.
4. In Pakistan è del 60%, mentre in Sri
Lanka solo del 2%. Ibidem.
IDEA PROGETTUALE
Nelle giornate dal 14 al 16 gennaio 2002 si sono incontrati a Perugia alla "Afghan Educational Round Table" esponenti di alcune tra le principali NGO afgane insieme a rappresentanti delle agenzie UNESCO e UNHCR e a membri del Ministero dell'educazione ed esperti di formazione provenenti dalla cosiddetta "diaspora afgana". Si è stabilito un framework di azione in merito alle scuole elementari diviso in varie fasi:
1° fase- Assessment
- Programmazione degli interventi condivisa con il Ministero dell'educazione afgano e le autorità locali, previa presa visione dei dati esistenti relativi al distretto o alla città di intervento inerenti al popolazione totale residente, numero di bambini nella fascia d'età scolare (elementare),
- assessment degli edifici scolastici e di quelli ipotizzabili per delle school houses,
- valutazione su disponibilità e competenza degli insegnanti
- ricerca di libri di testo, banchi, lavagne, ecc
2° fase - Azione
- rinnovo e riabilitazione delle infrastrutture
- assunzione degli insegnanti; designazione dello staff amministrativo; iscrizione degli studenti
- acquisto delle uniformi scolastiche
3° fase - definizione oggettivi a lungo termine
- responsabilità da parte dei "donors di lungo termine" della retribuzione degli stipendi di un certo numero di insegnanti e delle forniture scolastiche annuali
- corsi di formazione per insegnanti
- lancio di programmi di istruzione a distanza
- alfabetizzazione e corsi professionali per le donne
A Tokyo durante la "Conference on recovery and reconstruction in Afghanistan" del 20 -23 gennaio 2002 le agenzie ONU hanno concordato delle attività chiave nel settore dell'educazione i cui risultati attesi sono quelli di portare la percentuale di ragazze che ha accesso all'istruzione elementare dal 3% all'8% già entro l'anno, di farlo salire al 20% entro due anni e mezzo, quando la percentuale dei ragazzi aventi accesso all'istruzione elementare dovrebbe salirebbe al 55% dall'odierno 38%. (Al termine di un piano quinquennale le percentuali previste sarebbero del 70-75% per i ragazzi e del 40-45% per le ragazze, per continuare a crescere progressivamente).
Nel periodo 19-28 marzo 2002 è stata effettuata una prima missione di fattibilità durante la quale è stato siglato un accordo di partnerariato tra Peacewaves e ANCB - Comitato di coordinamento delle ONG locali - e concordate le azioni prioritarie.
CONTESTO DEL PROGETTO
La programmazione delle attività previste dal progetto
PeaceWaves si concentreranno sul sistema dell'istruzione superiore (high schools
e università) e saranno interamente concordate con l'UNESCO, che negli
anni '60-'70 ha implementato i maggiori programmi nel settore dell'istruzione
fino a proporre negli anni '90 il nuovo sistema educativo in molte zone rurali.
UNESCO assicurerà il passaggio da una prima fase di emergenza (dominata
da temi quali la fornitura di materiali scolastici, la ricostruzione delle scuole,
la sicurezza negli edifici scolastici, il rimpatrio degli insegnanti dai paesi
confinanti, ecc..) alla formulazione di un Programma a Medio Termine di più
ampio respiro. La stretta collaborazione con l'UNESCO inserirà il progetto
di PeaceWaves nel framework delle operazioni delle altre agenzie ONU (in primo
luogo UNICEF che si occupa prevalentemente dell'istruzione primaria) e delle
varie organizzazioni governative e non-governative che interverranno in Afghanistan,
garantendo così che le attività previste non si sovrappongano
a quelle promosse da altre organizzazioni.
Gli obbiettivi trasversali del progetto PeaceWaves (educazione alla pace, sensibilizzazioni
sui temi di genere, ecc..) rientrano interamente nel programma generale UNESCO.
A fianco delle singole attività proposte verrà specificata l'appartenenza
ai singoli progetti individuati dall' UNESCO nel rapporto "Educational
Projects Submitted for Consolidated Appeal Process, 2002", Parigi, 31 gennaio
2002.
FINALITÀ DEL PROGETTO
Promuovere una cultura di pace per uno sviluppo umano sostenibile contribuendo alla crescita del sistema educativo afgano attraverso: l'incremento della qualità dell'insegnamento e il miglioramento dell'accesso per le fasce più vulnerabili.
OBBIETTIVI DEL PROGETTO
ATTIVITÀ PREVISTE
Per l'obbiettivo 1
1. formazione formatori e insegnanti
Per lo sviluppo della capacity building si prevedono 4 livelli:
Reclutamento, selezione e formazione degli insegnanti (con successivi
periodi di tirocinio). Si utilizzeranno l'approccio TOKTEN (transfer of knowledge
through expatriate nationals) e le tecniche di peer-education, cooperative-learning,
e tutoring. Si lavorerà sulla motivazione e sullo status degli insegnanti.
La formazione dovrà essere inizialmente on the job, con momenti di tutoring
con supervisione, di full immersion nei periodi di vacanza, di scambi con altri
paesi.
Verranno proposti degli incentivi ai formatori e agli insegnanti che andranno
in formazione.
Sia i formatori che gli insegnanti senior verranno coinvolti in un programma
di perfezionamento presso le università italiane aderenti al progetto.
È prevista a partire dal 2003 la formazione degli insegnanti attraverso
programmi radio. (Vedi punto 4 obbiettivo 4).
Verrà posta una particolare attenzione allo sviluppo di programmi specialistici
per l'insegnamento ai disabili. Una quota degli insegnanti in formazione sarà
reclutata tra i portatori di handicap.
2. formazione di dirigenti e amministratori (managers)
La costituzione di una preparata classe di dirigenti e funzionari
è indispensabile per la ricostruzione del sistema educativo afgano.
Anche in questo caso la metodologia prevedrà periodi di full immersion
(weekend), un programma a distanza, l'uso del tutoring e della supervisione
e soprattutto l'approccio TOKTEN con periodi di perfezionamento in Italia, altri
paesi europei ed eventualmente anche paesi limitrofi in grado di supportare
le azioni formative.
Per l'obbiettivo 2
Per l'obbiettivo 3
Per l'obbiettivo 4
interventi di riabilitazione delle strutture scolastiche
Laddove le scuole dei distretti ove si intende implementare
le attività non siano già beneficiarie di interventi di ristrutturazione
ad opera di altre organizzazioni governative e non, è ipotizzabile
qualche piccolo intervento di riabilitazione che permetta l'accesso ai ragazzi
e lo svolgimento delle lezioni.
Ci si concentrerà tuttavia prevalentemente sulla trasformazione delle
scuole in "Open Schools", ossia veri e propri laboratori didattici
e metodologici permanenti aperti al mattino agli alunni dai 6 ai 12 anni,
nel pomeriggio agli studenti dai 12 ai 18 anni e alla sera agli adulti.
Queste Open Schools costituiranno centri permanenti di formazione per gli
insegnanti, centri culturali dei vari distretti e possibilmente anche sede
di alcuni corsi di formazione professionale serale.
fornitura di materiali scolastici
Si provvederà all'acquisto e alla distribuzione (e, all'occorrenza,
alla stampa) di testi scolastici nelle tre lingue principali, alla fornitura
di articoli di cancelleria, di cartine geografiche, ecc...
intervento di riabilitazione delle strutture degli orfanotrofi di Kabul e la fornitura di generi di prima necessità e materiale ludico didattico. È ipotizzabile la formazione in psicomotricità di 10 operatori/trici educativi.
programmi radio per l'istruzione a distanza
A partire dal 2003, dopo il ripristino della rete elettrica nella maggior
parte delle regioni afgane, sarà possibile la realizzazione di un
canale apposito dove trasmettere programmi di alfabetizzazione di base,
attraverso una lingua veicolare, seguendo il modello dello School Radio
Programme in uso in Australia.
Attraverso la radio potranno essere promossi anche corsi di formazione per
gli insegnanti.
Al fine di assicurare la presenza in radio di personale aggiornato sulle
didattiche di distance-learning si prevede una apposita formazione di max
20 operatori presso le università italiane.
METODOLOGIA DELL'INTERVENTO
LINEE GUIDA
AREA DI INTERVENTO
Per evitare una dispersione delle risorse e per motivi logistici
e di visibilità si pensa di concentrare l'intervento nei distretti di
Kabul, Bamyan (supporto all'università femminile attraverso fornitura
di equipment e teacher training), Nuristan (teacher training), Mazar il sharif
(riabilitazione di 1/2 scuole, teacher training e fornitura di equipment), Jalalabad
(teacher training), Kandahar (teacher training), Hirat (teacher training, fornitura
di equipment, supporto alla squadra sportiva di disabili).
Nella città di Kabul sorgeranno la scuola speciale di sport, la scuola
italiana e la scuola femminile di musica.
BENEFICIARI DEL PROGETTO
Beneficiari Diretti
Bebeficiari Indiretti
Per garantire un effetto moltiplicativo alle attività
di formazione verrà proposto a livello metodologico che ogni persona
scelta per i diversi training offra un momento restitutivo delle informazioni
apprese, attraverso il tutoring di un determinato numero di colleghi.
A questo numero di insegnanti o amministratori che beneficeranno dell'intervento
attraverso il tutoring si deve aggiungere anche un numero difficilmente calcolabile
di bambini che miglioreranno le loro prestazioni scolastiche una volta seguiti
da insegnanti più preparati e le maestranze che saranno coinvolte nei
programmi di ristrutturazione.
TEMPI DI IMPLEMENTAZIONE
APRILE: prima missione di fattibilità e firma del partnerariato con ANCB, presentazione del progetto ad alcuni Enti Locali
MAGGIO: definizione delle attività e presentazione del progetto a UNESCO - Parigi e AIA (Afghan Interim Administration).
GIUGNO: seconda missione in loco per la promozione dell'evento artistico di Kid's Guernica e la definizione dei vari progetti.
LUGLIO: avvio raccolta fondi per il sostegno alla scuola femminile di musica di Kabul attraverso il festival musicale "Just like a woman" che avrà luogo dall'11 luglio al 3 agosto a Varazze.
SETTEMBRE: avvio alla riabilitazione della struttura che ospiterà la scuola italiana; avvio della fornitura di attrezzature nelle varie aree; avvio del teachers training; progettazione per la scuola sport.
OTTOBRE: start-up dei primi corsi teachers training della scuola di sport.
NOVEMBRE: inizio del "gemellaggio" dell' Università di Kabul e di quelle italiane facenti parti del progetto.
2003: apertura ufficiale della scuola di sport, della facoltà d'arte e della scuola Italiana; avvio del training per operatori radiofonici in distance-learning .
PARTNERS DEL PROGETTO
ENTI DONATORI
Regioni, Enti Locali, Università, Istituti scolastici, Associazioni di categoria, parti sociali
FONDI NECESSARI PER L'ANNO 2002-2003
1.
|
Scuola italiana a Kabul (escluso personale italiano) | € |
258.228,45
|
2.
|
Attività a Bamyan | € |
27.614,28
|
3.
|
Attività a Hirat | € |
40.000,00
|
4.
|
Attività a Nuristan | € |
20.863,23
|
5.
|
Attività a Mazar il Sharif | € |
46.884,45
|
6.
|
Attività a Kandahar | € |
20.863,23
|
7.
|
Attività a Jalalabad | € |
20.863,23
|
8.
|
Teachers training -formazione | € |
202.820,02
|
9.
|
Supporto alla Facoltà d'Arte | € |
65.007,17
|
10.
|
Supporto agli orfanotrofi di Kabul | € |
17.487,40
|
11.
|
Supporto alla scuola femminile di musica | € |
39.845,06
|
12.
|
Scuola speciale di sport | € |
228.741,24
|
13.
|
Progetto a Karachi | € |
20.808,30
|
14.
|
Costi dei gestione | € |
177.152,98
|
Totale | € |
1.010.327,07
|
ALLEGATO 1
SCUOLA SPECIALE DI SPORT
Si tratta di realizzare un complesso polivalente, su concessione governativa del terreno, comprendente una parte sportiva, culturale, socio-educativa, economica. Il costo è stimato è di 70 mila USD. Il costo è indicativo in quanto il progetto è in fase di verifica e si realizzerà in fasi successive, ognuna delle quali godrà di molta autonomia, cosa che permetterà al centro di essere operativo prima di essere interamente concluso.
Obbiettivi
Il centro sarà costruito secondo il concetto della partecipazione dal basso e condivisa.
Il centro ha una vocazione multi-dimensionale, può infatti essere identificato con:
AREA DELLE ATTIVITÀ SPORTIVE E DELLE SCIENZE MOTORIE
PROGETTO OPERATIVO
Obiettivi:
ethnic balance
Premesse e motivazioni
1) L'importanza dello sport per l'Afghanistan si evidenzia nel suo valore
universalmente riconosciuto di "ambasciatore di pace".
2) L'importanza dell'APA per l'Afghanistan si evidenzia nel legame storico
"sport/handicap":
dalla PATOLOGIA à alla riabilitazione e kinesiterapia à all'educazione
motoria e presportiva à allo sport di tempo libero ed agonistico
à all'APA.
Management
3 anni di base (laurea di 1° grado)
5 aree di insegnamento per permettere agli studenti di
definire i loro piani di studio:
area medico/biologica
area psico/pedagogica (Teacher training)
area storico/letteraria/normativa/etica/antropologia
area manageriale/gestionale
area tecnico/sportiva
conoscenza e utilizzo mezzi multimediali e lingue+ 2 anni (laurea specialistica di 2° grado)
- Orientamento educativo / adattato
Orientamento sportivo / manageriale
a) PRIMA FASE
- Costituzione del gruppo di lavoro e di coordinamento.
- Costituzione di un gruppo di lavoro specifico per iniziative ed attività relative alle Scienze Motorie (costituzione immediata).
- Formazione di formatori: formazione di docenti in Scienze Motorie, con ricerca immediata di persone interessate, da individuare anche tra gli afgani emigrati dal loro paese. Nella formazione si presterà particolare attenzione alle attività di giochi in collaborazione (come mezzo di educazione alla pace) e alle attività fisiche adattate (per rispondere alle esigenze contingenti del paese).
- Ricerca di attività motorie e sportive tradizionali afgane, compresi giochi tradizionali per bambini e ragazzi (da proporre come un filone di attività scolastica in Afghanistan).
- Studio, impostazione e previsione di iniziative e attività pratiche per bambini e ragazzi da realizzare in Afghanistan in collaborazione con i docenti presenti nel territorio afgano, con l'università di Kabul, con l'UNESCO, con le università italiane implicate nella formazione
- Documentazione di detta attività.
- Previsione e impostazione del piano di ricostruzione o adeguamento di strutture sportive.
- Impostazione di una struttura organizzativa nazionale e internazionale
Ricostruzione delle strutture: Monitoraggio delle strutture esistenti(efficienti,da ristrutturare, da ricostruire, da progettare); Focus "barriere architettoniche" Adattamento ed utilizzo della "Carta europea dello sport per tutti" Tener conto della storia ed esperienza europea in APA |
Formazione 1° livello: individua ORIENTAMENTO SPORTIVO/MANAGERIALE |
Strutturazione organizzativa: ASAPE (Asia Society for APA): nomina rappresentanti, iscrizioni ecc. |
b) SECONDA FASE (2003/2006)
- Realizzazione della formazione di 2° livello dei docenti
- Realizzazione, in Afghanistan, di incontri transnazionali utilizzando i giochi già sperimentati nella prima fase
- Documentazione dell'attività
- Avanzamento sul piano dell'impiantistica
- Partecipazione al Symposium di Seul
Impiantisca: realizzazione di N.minimo di impianti di base in relazione ai singoli distretti e al monitoraggio effettuato |
Formazione di 2° livello: (per i 45 studenti prima fase): 15 studenti, DEUAPA 15 studenti, opzione sport (tecnici) 15 studenti, opzione management reclutamento sul territorio afgano realizzazione di giochi della pace tra paesi confinanti con l'Afghanistan |
Proposte di ricerca: partecipazione come "ascoltatori" al symposium di Seul nel 2003 e presentazione della proposta "Kabul 2004"; ipotesi di presentare comunicazioni in relazione allo stato dell'arte post-bellico (impianti, N e tipologia di bisognosi di intervento in APA ecc.) |
c) TERZA FASE (2004/2006)
- Inizio della formazione interna da parte dei formati nelle fasi precedenti
- Realizzazione di attività in collaborazione tra diversi paesi (Afghanistan e paesi europei)
Partecipazione: 2004 - Atene, Grecia (Olimpiadi estive) 2006 - Torino, Italia (Olimpiadi invernali) 2008 - Pechino, Cina (Olimpiadi estive |
Sport / management: inviare un gruppo di studenti in stage come aiuto/collaborazione per apprendistato sul campo a livello organizzativo, partecipazione a: 2004 - Atene, Grecia (Olimpiadi estive) 2006 - Torino, Italia (Olimpiadi invernali - 2008 Pechino, Cina (Olimpiadi estive) |
Organizzazione eventi: Organizzazione dei "Giochi della pace" internazionali; Organizzazione di "Kabul 2004": serie di seminari circa l'APA in relazione alle diverse situazioni/esigenze post-guerra; Preparazione e partecipazione ai Giochi Olimpici di Atene, Torino, Pechino. |