Scuole: Ambasciate di Pace

Abbiamo un sogno … che tutte le scuole del mondo diventino "Ambasciate di Pace".
La scuola deve educare a rapporti di comunicazione più profonda, basata su aspetti meno superficiali, sulla ricerca e sulla consapevolezza della propria identità culturale e sulla condivisione delle radici comuni dei valori umani:

La scuola può porre le premesse per il cambiamento degli atteggiamenti: per aiutare a ritrovare un po' di più se stessi grazie all'altro, invece di percepirlo come un ostacolo, per prevenire o smontare criticamente pregiudizi ed egocentrismi, a cui sono volte collegati atteggiamenti di intolleranza e di razzismo anche dei ragazzi.

Lavorare a scuola tanto sui prodotti della cultura occidentale, quanto su quella di altri popoli, soprattutto se appartenenti al Sud del mondo, dal quale provengono anche gli immigrati nelle nostre città, significa dare un apporto concreto alla consapevolezza della pari dignità, creare un atteggiamento di sim-patia che partendo dal racconto, può arrivare più facilmente alle persone.

I miti, in particolare, offrono il materiale per un'importante riflessione sull'etnocentrismo. Nella lettura di documenti di culture diverse si tocca con mano che l'etnocentrismo è un'esperienza comune a tutti i popoli: alcuni, già nel loro stesso nome, si ritengono "i veri uomini", o concepiscono il colore della loro pelle come quello "giusto". La percezione di più di etnocentrismi aiuta però ad immaginare un mondo policentrico, a superare la rigidità del proprio punto di vista. Si comprende allora che non è possibile misurare una cultura con le categorie proprie di altre, tanto meno farne una questione di superiorità o inferiorità.

Anche i piccoli possono intuire che, se tutti hanno i loro buoni motivi per sentirsi in qualche modo al centro, significa che il centro non esiste e che quindi tutti devono entrare in una circolarità di rapporti, stando sullo stesso piano. Forse non è un caso che la terra abbia una superficie sferica, sulla quale non è possibile identificare né un centro, né un inizio, né una fine, né una destra, né una sinistra, se non relativamente a qualcosa che scegliamo noi. È proprio bello che le cose siano state pensate così!

Alcuni Obiettivi didattici proposti: