CARTA DEI VALORI DEL VOLONTARIATO
I. PRINCIPI FONDANTI | ||
1.
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Volontario
è la persona che, adempiuti i doveri di ogni cittadino, mette a
disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per gli altri,
per la comunità di appartenenza o per l'umanità intera.
Egli opera in modo libero e gratuito promuovendo risposte creative ed
efficaci ai bisogni dei destinatari della propria azione o contribuendo
alla realizzazione dei beni comuni.
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2.
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I
volontari esplicano la loro azione in forma individuale, in aggregazioni
informali, in organizzazioni strutturate; pur attingendo, quanto a motivazioni,
a radici culturali e/o religiose diverse, essi hanno in comune la passione
per la causa degli esseri umani e per la costruzione di un mondo migliore.
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3.
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Il
volontariato è azione gratuita. La gratuità è l'elemento
distintivo dell'agire volontario e lo rende originale rispetto ad altre
componenti del terzo settore e ad altre forme di impegno civile. Ciò
comporta assenza di guadagno economico, libertà da ogni forma di
potere e rinuncia ai vantaggi diretti e indiretti. In questo modo diviene
testimonianza credibile di libertà rispetto alle logiche dell'individualismo,
dell'utilitarismo economico e rifiuta i modelli di società centrati
esclusivamente sull' "avere" e sul consumismo.
I volontari traggono dalla propria esperienza di dono motivi di arricchimento sul piano interiore e sul piano delle abilità relazionali. |
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4.
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Il
volontariato è, in tutte le sue forme e manifestazioni, espressione
del valore della relazione e della condivisione con l'altro. Al centro
del suo agire ci sono le persone considerate nella loro dignità
umana, nella loro integrità e nel contesto delle relazioni familiari,
sociali e culturali in cui vivono. Pertanto considera ogni persona titolare
di diritti di cittadinanza, promuove la conoscenza degli stessi e ne tutela
l'esercizio concreto e consapevole, favorendo la partecipazione di tutti
allo sviluppo civile della società.
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5.
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Il
volontariato è scuola di solidarietà in quanto concorre
alla formazione dell'uomo solidale e di cittadini responsabili. Propone
a tutti di farsi carico, ciascuno per le proprie competenze, tanto dei
problemi locali quanto di quelli globali e, attraverso la partecipazione,
di portare un contributo al cambiamento sociale. In tal modo il volontariato
produce legami, beni relazionali, rapporti fiduciari e cooperazione tra
soggetti e organizzazioni concorrendo ad accrescere e valorizzare il capitale
sociale del contesto in cui opera.
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6.
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Il
volontariato è esperienza di solidarietà e pratica di sussidiarietà:
opera per la crescita della comunità locale, nazionale e internazionale,
per il sostegno dei suoi membri più deboli o in stato di disagio
e per il superamento delle situazioni di degrado. Solidale è ogni
azione che consente la fruizione dei diritti, la qualità della
vita per tutti, il superamento di comportamenti discriminatori e di svantaggi
di tipo economico e sociale, la valorizzazione delle culture, dell'ambiente
e del territorio. Nel volontariato la solidarietà si fonda sulla
giustizia.
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7.
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Il
volontariato è responsabile partecipazione e pratica di cittadinanza
solidale in quanto si impegna per rimuovere le cause delle diseguaglianze
economiche, culturali, sociali, religiose e politiche e concorre all'allargamento,
tutela e fruizione dei beni comuni. Non si ferma all'opera di denuncia
ma avanza proposte e progetti coinvolgendo quanto più possibile
la popolazione nella costruzione di una società più vivibile.
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8.
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Il
volontariato ha una funzione culturale ponendosi come coscienza critica
e punto di diffusione dei valori della pace, della non violenza, della
libertà, della legalità, della piena cittadinanza e integrazione
sociale e facendosi promotore, innanzitutto con la propria testimonianza,
di stili di vita caratterizzati dal senso della responsabilità,
dell'accoglienza, della solidarietà e della giustizia sociale.
Si impegna perché tali valori diventino patrimonio comune di tutti
e delle istituzioni.
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9.
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Il
volontariato svolge un ruolo politico: partecipa attivamente ai processi
della vita sociale favorendo la crescita del sistema democratico; soprattutto
con le sue organizzazioni sollecita la conoscenza ed il rispetto dei diritti,
rileva i bisogni e i fattori di emarginazione e degrado, propone idee
e progetti, individua e sperimenta soluzioni e servizi, concorre a programmare
e a valutare le politiche sociali in pari dignità con le istituzioni
pubbliche cui spetta la responsabilità primaria della risposta
ai diritti delle persone.
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II. ATTEGGIAMENTI E RUOLI | ||
a) I volontari | ||
10.
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I
volontari sono chiamati a vivere la propria esperienza in modo coerente
con i valori e i principi che fondano l'agire volontario. La dimensione
dell'essere è per il volontario ancora più importante di
quella del fare.
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11.
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I
volontari nell'esercitare il diritto-dovere di cittadinanza costituiscono
un patrimonio da promuovere e da valorizzare, sia da parte delle istituzioni
che delle organizzazioni che li impegnano. Pertanto esse devono rispettarne
lo spirito, le modalità operative, l'autonomia organizzativa e
la creatività.
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12.
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I
volontari sono tenuti a conoscere fini, obiettivi, struttura e programmi
dell'organismo in cui operano e partecipano, secondo le loro possibilità,
alla vita e alla gestione di questo nel pieno rispetto delle regole stabilite
e delle responsabilità.
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13.
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I
volontari svolgono i loro compiti con competenza, responsabilità,
valorizzazione del lavoro di équipe e accettazione della verifica
costante del proprio operato. Essi garantiscono, nei limiti della propria
disponibilità, continuità di impegno e portano a compimento
le azioni intraprese.
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14.
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I
volontari si impegnano a formarsi con costanza e serietà, consapevoli
delle responsabilità che si assumono soprattutto nei confronti
dei destinatari diretti dei loro interventi. Essi ricevono dall'organizzazione
in cui operano il sostegno e la formazione necessari per la loro crescita
e per l'attuazione dei compiti di cui sono responsabili.
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15.
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I
volontari riconoscono, rispettano e difendono la dignità delle
persone che incontrano e si impegnano a mantenere una totale riservatezza
rispetto alle informazioni ed alle situazioni di cui vengono a conoscenza.
Nella relazione di aiuto essi attuano un accompagnamento riservato e discreto,
non impositivo, reciprocamente arricchente, disponibile ad affiancare
l'altro senza volerlo condizionare o sostituirvisi. I volontari valorizzano
la capacità di ciascuno di essere attivo e responsabile protagonista
della propria storia.
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16.
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I
volontari impegnati nei servizi pubblici e in organizzazioni di terzo
settore, costituiscono una presenza preziosa se testimoniano un "camminare
insieme" con altre competenze e profili professionali in un rapporto
di complementarietà e di mutua collaborazione. Essi costituiscono
una risorsa valoriale nella misura in cui rafforzano le motivazioni ideali,
le capacità relazionali e il legame al territorio dell'organizzazione
in cui operano.
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17.
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I
volontari ricevono dall'organismo di appartenenza o dall'Ente in cui prestano
servizio copertura assicurativa per i danni che subiscono e per quelli
economici e morali che potrebbero causare a terzi nello svolgimento della
loro attività di volontariato. Per il principio della gratuità
i volontari possono richiedere e ottenere esclusivamente il rimborso delle
spese realmente sostenute per l'attività di volontariato svolta.
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b) Le organizzazioni di volontariato | ||
18.
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Le
organizzazioni di volontariato si ispirano ai principi della partecipazione
democratica promuovendo e valorizzando il contributo ideale e operativo
di ogni aderente. È compito dell'organizzazione riconoscere e alimentare
la motivazione dei volontari attraverso un lavoro di inserimento, affiancamento
e una costante attività di sostegno e supervisione.
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19.
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Le
organizzazioni di volontariato perseguono l'innovazione socio-culturale
a partire dalle condizioni e dai problemi esistenti. Pertanto propongono
idee e progetti, rischiando e sperimentando interventi per conto della
comunità in cui operano. Evitano in ogni caso di produrre percorsi
separati o segreganti e operano per il miglioramento dei servizi per tutti.
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20.
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Le
organizzazioni di volontariato collaborano con le realtà e le istituzioni
locali, nazionali e internazionali, mettendo in comune le risorse, valorizzando
le competenze e condividendo gli obiettivi. Promuovono connessioni e alleanze
con altri organismi e partecipano a coordinamenti e consulte per elaborare
strategie, linee di intervento e proposte socio-culturali. Evitano altresì
di farsi carico della gestione stabile di servizi che altri soggetti possono
realizzare meglio.
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21.
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Le
organizzazioni di volontariato svolgono un preciso ruolo politico e di
impegno civico anche partecipando alla programmazione, alla concertazione
e alla coprogettazione nonché alla valutazione delle politiche
sociali e del territorio. Nel rapporto con le istituzioni pubbliche le
organizzazioni di volontariato rifiutano un ruolo di supplenza e non rinunciano
alla propria autonomia in cambio di sostegno economico e politico. Non
si prestano ad una delega passiva che chieda di nascondere o di allontanare
marginalità e devianze che esigono risposte anche politiche e non
solo interventi assistenziali e di primo aiuto.
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22.
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Le
organizzazioni di volontariato devono principalmente il loro sviluppo
e la qualità del loro intervento alla capacità di coinvolgere
e formare nuove presenze, comprese quelle di alto profilo professionale.
La formazione accompagna l'intero percorso dei volontari e ne sostiene
costantemente l'azione, aiutandoli a maturare le proprie motivazioni,
fornendo strumenti per la conoscenza delle cause dell'ingiustizia sociale
e dei problemi del territorio, attrezzandoli di competenze specifiche
per il lavoro e la valutazione dei risultati.
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23.
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Le
organizzazioni di volontariato sono tenute a fare propria una cultura
della comunicazione intesa come strumento di relazione. di promozione
culturale e di cambiamento, attraverso cui sensibilizzano l'opinione pubblica
e favoriscono la costruzione di rapporti e sinergie a tutti i livelli.
Coltivano e diffondono la comunicazione con ogni strumento privilegiando
- dove è possibile - la rete informatica per migliorare l'accesso
alle informazioni, ai diritti dei cittadini, alle risorse disponibili.
Le organizzazioni di volontariato interagiscono con il mondo dei mass
media e dei suoi operatori perché informino in modo corretto ed
esaustivo sui temi sociali e culturali di cui si occupano.
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24.
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Le
organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità
e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella
raccolta e nell'uso corretto dei fondi e nella formazione dei bilanci.
Sono disponibili a sottoporsi a verifica e controllo, anche in relazione
all'organizzazione interna. Per esse trasparenza significa apertura all'esterno
e disponibilità alla verifica della coerenza tra l'agire quotidiano
e i principi enunciati.
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