Estimo
Lespropriazione
per pubblica utilità consiste nel trasferimento coattivo della
proprietà di un bene da un soggetto ad un altro.
In Italia le espropriazioni per pubblica utilità furono previste
nei diversi stati con leggi particolari, finché, avvenuta
lunificazione del Regno, fu emanata la legge fondamentale
del 25 giugno 1865, n. 2359.Questa legge in gran parte opera del
Pisanelli, è attualmente in vigore e rimane un attestato di
sapienza e di tecnica . Oggi questa legge si usa in casi
particolari e talora per le aree edificabili .
Venti anni dopo,il comune di Napoli, costretto a risanare un
quartiere della città colpita dal colera promulgò la legge
speciale del 15 gennaio 1885, n. 2892, rivolta ad espropriare di
più e a pagare di meno .
Lespropriazione di un immobile, nei riguardi
dellentità, può essere totale o parziale e, rispetto alla
durata, permanente o temporanea.
Le principali leggi che regolano le espropriazioni per pubblica
utilità sono.
Il criterio di indennizzo fu di reintegrare totalmente il valore venale del bene espropriato. In particolare si stabilirono i seguenti cas:i
· In caso di espropriazione permanente totale (art. 39) lindennità spettante al proprietario espropriato deve corrispondere al giusto prezzo che, a giudizio dei periti, avrebbe avuto limmobile in una libera contrattazione di compravendita. Si tratta quindi di valutare limmobile solo secondo il più probabile valore di mercato.
· In caso di espropriazione permanente parziale (art. 40) lindennità sarà uguale alla differenza tra il giusto prezzo che avrebbe avuto limmobile prima delloccupazione ed il giusto prezzo che potrà avere la parte rimasta dopo loccupazione. Allindennità dovranno essere aggiunti gli eventuali danni immediati e futuri che lespropriante viene ad arrecare allimmobile con loccupazione, quali frutti pendenti, costi per adattamenti, riconversioni, ecc. Secondo lart. 41, invece, qualora dallesecuzione dellopera pubblica derivi un vantaggio, questo va stimato e detratto dallindennità.
In ogni caso e per quanto possa essere il vantaggio, lindennità dovuta al proprietario espropriato non potrà essere minore della metà di quella desunta in base allart. 40. Loccupazione per causa di pubblica utilità si ha quando si occupa il fondo soltanto per un determinato periodo. Loccupazione temporanea si può avere per esecuzione di opere dichiarate di pubblica utilità oppure per motivi di urgenza.Le occupazioni temporanee che sono dichiarate urgenti non possono durare più di due anni. Contrariamente a quanto disposto per lespropriazione totale o parziale, lindennità di occupazione, va determinata e pagata allinizio delloccupazione stessa e consiste nel risarcire al proprietario:
1. I danni immediati causati con loccupazione.
2. A mancati redditi prevedibili durante il periodo delloccupazione.
3. Le eventuali spese dirette e indirette.
4. Gli eventuali danni allimmobile verificabili dalla fine delloccupazione.
Con la seguente formula:
Ind
= Fp + Bf * qn - 1 + S + d +
1
qn
qn r qn
Questa legge speciale fu stabilita con lo scopo di realizzare in piano di risanamento della città di Napoli particolarmente colpita da una grave epidemia colerica per colpa dellaffollamento e le abitazioni antigieniche.In conseguenza e soprattutto al fine di determinare lindennità, è stata emanata la legge speciale del 15 gennaio 1885 che si è dovuta adattare alla particolare situazione del momento e corrispondere alle condizioni economiche e sociali del tempo e del luogo. A termini dellart. 13, infatti, fu stabilito che lindennità dovuta ai proprietari fosse determinata sulla media del valore venale e il coacervo dei fitti dellultimo decennio, purché avessero una data certa. In caso contrario la somma di dieci canoni di affitto doveva essere sostituita con quella di altrettanti redditi imponibili catastali. Sostanzialmente lindennizzo si doveva determinare risolvendo una delle seguenti formule:
Ind
= Vv + 10 ca
2
Ind
= Vv + 10 Ri
2
Si può accennare il problema
dellindennizzo in caso di espropriazione parziale, anche se
legge di Napoli non lo presenta. In ogni modo la dottrina e la
giurisprudenza si sono messe insieme per la ricerca
dellindennità per esproprio parziale in base
allapplicazione dellart. 40 della legge 1865 e
dellart. 13 della legge 1885.
Dovendo determinare lindennizzo nel caso di espropriazione
parziale sulla base della legge di Napoli, si dovrà impostare e
risolvere la seguente espressione:
Dove:
Vva= valore venale del fondo prima esproprio
Vvp= valore venale del fondo dopo esproprio
10 Ica= 10 canoni prima dellesproprio
10 Icp= 10 canoni dopo l'esproprio
Lart. 13 della legge di Napoli è quindi sicuramente applicabile anche nei casi di espropriazione parziale poiché si tratta di determinare lindennizzo per differenza tra i valore dellintero immobile prima dellesproprio e quello relativo alla parte residua.
La legge n. 865 del 22 ottobre 1971, detta legge per la casa, istituì nuovi criteri per la determinazione dellparte modificata dalla legge n. 10 del 28 indennità di esproprio, che fu in gennaio 1977, detta Bucalossi. Secondo larticolo 16 della legge per la casa lindennità di espropri è determinata nei seguenti casi:
· Per le aree fuori dei centri abitati, lindennità è pari al valore agricolo medio (V.A.M) delle singole qualità di coltura effettivamente praticate.Nel caso di cessione volontaria, che avvenga entro 30 giorni, il proprietario riceverà un sovrapprezzo non superiore del 50% dellindennità;se poi la cessione volontaria avvenisse da parte di un proprietario coltivatore diretto, il valore dellindennità sarà triplicato
· Per le aree dentro i centri abitati, lindennità è pari al valore agricolo medio della coltura più redditizia della zona moltiplicato per un coefficiente variabile:
a) Da 2 a 5 volte se larea ricade in Comuni con popolazione inferiore ai 100.000abitanti;
b) Da 4 a 10 volte se larea ricade in Comuni con popolazione superiore ai 100.000 abitanti.
E ovvio che questi coefficienti moltiplicatori dovranno tener conto della maggiore o minore centralità, nonché dellesistenza o meno di centri storici.
Per le aree che sono edificate, lindennità è calcolata in base alla somma del valore dellarea più il valore delle costruzioni, tenuto conto del loro stato di conservazione.
Il
calcolo per lindennità di esproprio per le aree interne ai
centri edificati stabiliti dallart. 16 della legge per la
casa, modificato dallart. 14 della legge Bucalossi, fu
dichiarato non costituzionale dalla Corte con la sentenza n. 5
del 30 gennaio 1980. Per le aree edificabili sono tornata in
vigore i criteri prevista dalla legge fondamentale del 1865
mentre per le aree a destinazione agricola rimaneva operante la
legge per la casa.
Il vuoto normativo è stato colmato con la legge n. 359/1992
(legge amato).Questa legge ripresenta i criteri di indennizzo
della legge Napoli: lindennizzo è dato dalla media tra il
valore venale e 10 volte il reddito dominicale rivalutato,
limporto così determinato è però ridotto del 40%. Tale
riduzione non si applica in caso di cessione volontaria. Si hanno
quindi due casi.
Indennità provvisoria:
Ind
= Vv + 10 RD * 60%
2
Indennità in caso di cessione volontaria :
Ind
=Vv + 10 RD
2