A.G.E.S.C.I. Regione Lazio

                    Zona Pleiadi

 

“… se il Signore non costruisce la città, invano noi mettiamo pietra su pietra…”

 

 

Il presente progetto triennale (2002-2005) ha trovato origine ed è la risultante delle linee guida scelte ed elaborate collegialmente nelle seguenti occasioni:

Ø       Uscita di Coca di zona di marzo 2001

Ø       Lavoro del Comitato di zona svolto nel novembre 2001

Ø       Lavoro svolto dagli appositi gruppetti organizzati durante l’assemblea di zona

Ø       Contributo fornito da alcuni capi partecipanti all’assemblea di zona

Ø       Parere del Consiglio di zona

Il progetto è stato elaborato, da capi incaricati dal consiglio di zona, sui tre filoni emersi dal Convegno di Zona del marzo 2001 e più precisamente:

·         Formazione Permanente dei Capi

·         Attività mirate per le branche (Tematiche relative alle branche)

·         Incidenza sul Territorio

 

 

LA FORMAZIONE PERMANENTE DEI CAPI

 

Verifica in Consiglio di Zona delle attività di formazione permanente svolte nelle comunità capi: il primo passo, in conseguenza anche del lavoro dello scorso anno, deve essere l’interrogarsi sullo stato della formazione permanente nei gruppi della Zona. Come si fa, in quali tempi, con quali contenuti, con quali specifiche metodologie. Da questa analisi possono poi nascere attività di supporto a singoli gruppi o per tutti i capi della Zona, su temi specifici.

 

Attività per tirocinanti

  Gli obiettivi da perseguire attraverso l’attività di zona rivolta ai capi tirocinanti sono i seguenti:

    obiettivo: approfondire il significato della scelta di servizio come capo educatore.

I temi principali da affrontare per il perseguimento di tale obiettivo sono i seguenti:

·         Confronto tra le motivazioni personali al servizio ed il Patto Associativo;

·         Il ruolo del Capo come educatore e catechista;

·         Essere capo –educatore per vocazione;

·         L’intenzionalità dell’educazione e gli strumenti del metodo.

 

    2° obiettivo: saper lavorare per progetti.

I temi principali da affrontare per il perseguimento di tale obiettivo sono i seguenti:

·         L’Associazione e le sue strutture;

·         Lavorare per progetti in Associazione (dal Progetto Nazionale al Progetto educativo di Gruppo; come orientarsi);

·         Il Progetto del Capo: cosa è, a cosa serve, come lo si redige, come lo si utilizza;

·         Progettare per la Catechesi.

  Le attività della Zona per il raggiungimento di questi obiettivi si integreranno con le eventuali attività per tirocinanti organizzate dalle singole Comunità Capi.

 

Aggiornamento metodologico

  Momento prioritario per la formazione metodologica in Zona sono gli incontri mensili di Branca. Dato che tutti i livelli associativi rilevano in quest'area un punto particolarmente debole, per diversi fattori — turn-over dei capi, difficoltà a far si che i nuovi capi vivano un corretto tirocinio, mancata partecipazione al CFM di branca per i capi R/S, ecc. — ci sembra importante che gli Incaricati di Branca della Zona, dopo una breve analisi della situazione, stendano un programma per l’aggiornamento metodologico dei capi da realizzare non solo nel corso degli incontri mensili, ma anche  attraverso altre modalità: serate, una uscita nel corso dell’anno o altro.

    Una volta che gli incaricati di zona hanno presentato il programma per l’aggiornamento metodologico, il Comitato di Zona sarà garante della qualità, dei contenuti e della formazione metodologica dei Capi che porteranno avanti l’evento formativo.

 

ATTIVITA’ MIRATE PER LE BRANCHE

 

  La Zona Pleiadi intende costruire una propria identità attraverso il confronto delle esperienze dei singoli capi e dei modi di affrontare le problematiche educative.

I temi che saranno affrontati, per il confronto e l’approfondimento, sono i seguenti:

·         Protagonismo dei ragazzi;

·         Come progettare e realizzare la catechesi nelle unità;

·         Approfondimento tramite il supporto di esperti e specialisti, delle tematiche relative a: handicap, dipendenze e disturbi del comportamento.

Ogni anno tutte e tre le Branche (L/C, E/G, R/S) prenderanno in esame solo uno dei temi indicati, scegliendo, all’interno di esso, gli argomenti da trattare.

 

INCIDENZA SUL TERRITORIO

 

1. Ricerca di interazione con le Chiese Locali:

Significa confronto con le Parrocchie ed essere a conoscenza del Progetto di Pastorale Giovanile (PPG) della Diocesi ed una messa in comune nel Consiglio di Zona

Si pone come Obiettivo una proposta di Pastorale Giovanile di Zona che tenga conto della proposta a livello Parrocchiale e Diocesano, ma oltre si tenga conto delle esigenze dei ragazzi. Coinvolgimento degli Assistenti Ecclesiastici.

   I Tempi:

·         Primo anno: sarà dedicato alla fase conoscitiva e di confronto, anche fra gruppi limitrofi. Sarà indispensabile la presenza nei consigli pastorali

·         Secondo anno: sarà dedicato alla fase elaborativa e propositiva del Progetto di Catechesi di Zona.

Saranno proposti opportuni eventi e/o incontri. Particolare attenzione sarà dedicata alla propaganda a tutti livelli delle attività svolte o da svolgere ed ai programmi proposti.

 

2. Attenzione Allo Sviluppo dello Scoutismo sul Territorio con criteri qualitativi:

La Zona Pleaidi si impegna:

·         attraverso una riunione di consiglio appositamente convocata a settembre di ogni anno, a raccogliere attraverso i Capi Gruppo le difficoltà ed le problematiche dei  Gruppi a mantenere aperte le Unità e/o il Gruppo stesso;

·         a presentare un documento che deve diffondersi il più possibile nella Zona stessa e che deve servire affinché i Gruppi si impegnino, in spirito di fraternità, a venire incontro, per quanto possibile, alle difficoltà numeriche ed organizzative riscontrate, con una particolare attenzione ai Gruppi territorialmente contigui.

        

3. Censimenti delle realtà presenti in Zona:

Significa eseguire una mappatura delle realtà presenti in zona, con particolare riferimento a quelle con cui è possibile interagire ed interloquire.

Si pone come Obiettivo porre l’attenzione alle realtà di emarginazione sulle quali è possibile intervenire, avvicinandoci/appoggiandoci anche ad organizzazioni di volontariato esistenti sul territorio in cui operiamo.

I Tempi:  (da stabilire)