La processione dei candelieri che la tradizione vuole, come a Sassari e Nulvi, istituita nel 1580 come voto contro la peste, è una celebrazione del massimo interesse etnografica. Essa si svolge secondo un canovaccio non scritto ma tramandato inalterato ormai da 400 anni che a Ploaghe si articola in 4 fasi: due processioni, il giorno del Corpus domini ed una all'ottava e dueprocessioni per l'Assunta(il 15 e il 22 agosto).
I
candelieri sono dei ceri di legno del peso di circa 400 kg, trasportati da otto
uomini. Alla sommità di quello degli agricoltori(sos massaios) si trova
la statua di Gesù Bambino; su quello dei pastori(sos pastore) la statua
di San Pietro. Il mattino del giorno della processione vengono sistemate le
statue di Gesù Bambino e di San Pietro, le bandiere, le rose e lunghe
strisce di stoffa colorata che durante la sfilata verranno tenute dai bambini.
La consuetudine vuole che i candelieri s'incamminino per le strade del paese
con largo anticipo rispetto alla processione dell'Assunta o del Corpus domini,
ciò per consentire che i ceri monumentali vengano portati sotto le finestre
delle abitazioni degli obrieri di turno ai quali deve essere reso il tradizionale
omaggio.
La processione viene preceduta dai candelieri fino alla piazza antistante alla
Chiesa "cortile e'cheja". Qui il cero dei pastori deve farsi da parte
e cedere il passo a quello dei massai a cui viene riconosciuta una maggiore
dignità. Gli obrieri, una coppia di sposi per ciascuna "essida",
venivano sorteggiati dal Parroco i giorno dell'ottava del Corpus domini, per
Ferragosto, ed il giorno dell'ottava di Ferragosto, per la festa del Corpus
domini dell'anno successivo.
Era compito degli obrieri organizzare l'allestimento e "sa essida"
dei candelieri e realizzare "su ziriu" una striscia di seta finemente
ricamata in oro che veniva applicata al cero che gli obrieri portavano durante
la processione. Dovevano inoltre controllare che i portatori che si offrivano
al trasporto dei ceri votivi fossero persone capaci perché era in gioco
l'onore del candeliere che a fine processione veniva fatto ballare nella piazza
principale. Questo momento veniva interpretato come segno di buon augurio per
il paese intero.
Essere nominati obrieri era un onore, ma con il passare del tempo l'incarico
divenne sempre più oneroso perché comportava incombenze e anche
spese non in deferenti per poter curare il rituale e offrire un grande pranzo
ad amici e parenti.
Quindi non si estraeva più a sorte, ma la nomina veniva data a chi si
offriva volontario di volta in volta per sovrintendere a "sa essida"reclutando
ed organizzando "sos de sutta"(i portatori).
A questi, che rifiutavano con sdegno qualunque compenso in denaro per le loro
prestazioni eccezionali, gli obrieri regalavano, per ogni "essida"
un quarto di pecora, offrivano una ricca cena e un abbondante ristoro durante
tutta la sfilata.
I colori delle bandiere sono rosse per i pastori e più chiari come il
giallo, il rosa e il celeste per gli agricoltori.