(15 settembre 1999)
Cantan le mie canzoni
in babelici versi,
cantano dentro il cuore
ed io non so perché,
ritornano i ritornelli
già tradotti e reali,
cantano e ribattono
e pigolano dentro me.
O popolar canzone
che sempre ho ascoltato,
o no è la canzone
scritta nel giorno andato.
Per qual cagion? Perché?
“Passerotti di Parigi
voi siete sempre lì”( ),
perché non mi lasciate,
perché il cuor sospeso
nella vostr’aria tenera,
nel vostro ritmo trepido,
nel tenue vostro incanto
di una città dissolta ( ),
dal fascino invariato
coi suoi viali grandi,
le foglie morte e il cielo,
quella specie di velo
che sempre appar lassù,
e negli occhi dei vostri
cittadini sognanti? Parigi,
amori tanti, Parigi,
io non so dir più.