Dio
chi sei? (Progetto
di canzone per la vicenda dell’eliminazione dei francescani dalla Parrocchia
del Romito nel settembre 1998) (Le mie poesie non le progetto mai ma vengono da
se, in questo caso ho fatto un progetto che non è diventato poesia)
Dio chi sei?
Cuore
d’uomo (Carne viva – sanguinante) – ciottolo di fiume rotola
Abramo
– promesse
Promesse
– Tempo
Tempo
di Dio – Tempo degli uomini
Promessa
a Francesco ultimi tempi
Privilegio
della povertà e dell’ordine francescano
Privilegio
della Croce superiore ad altri – Mani e piedi e costato sanguinanti di
Francesco
Privilegio
del Calvario
Gioia
della Risurrezione
Dio
chi sei?
Hai distrutto i
germogli
degli alberi
che
io avevo piantato
nel
tuo orto per te
in
una gelata della
notte.
Perché?
Ma
chi sono io per giudicare
il
tuo operato o Onnipotente?
Distruggesti
l’opera di Benedetto
per
rafforzare la sua fede,
volevi
il sacrificio di Isacco
da
Abramo, volesti la morte in
Croce
del tuo figlio diletto.
Tu
o Imperscrutabile distruggi
per
creare e per la Risurrezione.
Distruggi
ciò che è già votato
alla
morte e alla dissoluzione.
Distruggi
come incendio della boscaglia
dove
sorgerà il nuovo pascolo verde.
Quando
le fiamme si alzano
allora
là sarà il nuovo pascolo
e
come sul Sinai apparisti
a
Mosé nel fuoco
così
mondi le nostre anime
attraverso
il fuoco
e
il sangue dell’Agnello.
Risplenderà
ancora
il
segno del Tau sulla
piana
umida del Romito
a
tua maggiore gloria
o
Onnipotente poiché
i
tuoi tempi non sono
i
nostri tempi e se la corda
e
il rosario della penitenza
non
saranno allora più
di
Luigi, Michelangelo e Silvano
ma
di altri tuoi figli a te sottomessi
farai
risplendere nella nebbia acre
il
tuo volere come nella cella del Sasso
ove
le Stimmate come marchi di fuoco
s’impressero
sul corpo piagato
dell’
Uom di Dio Francesco.
Segna
le tue stimmate
nei
nostri cuori in eterno
e
il sangue che da essi sgorga
scenda
silenzioso
a
purificare la tua terra
che
tu volesti risanare
attraverso
il Figlio Tuo.
Dio
di Contraddizione
che
tartassa i suoi figli più cari
e
dona il martirio ai suoi prediletti.
Prediletti
sono quelli
a
cui fu dato il “martirio dell’anima”
come
crocifissione perpetua e
stimmate
nascoste nel cuore.
“Il
cantico delle creature”
non
fu scritto a parte le stimmate
ma
con le stimmate reso,
perché
dove sanguinava il Cristo
lì
risplendesse la gloria del Padre.
Così
il più sofferente degli uomini
Francesco
fu anche il più lieto
così
da dimostrare che solo Dio
può
ciò che è impossibile agli uomini
poiché
è in Dio il potere del tutto,
di
donare la sofferenza e la gioia.
Dio
non ama gli uomini che fanno progetti
poiché
i progetti degli uomini sono troppo angusti
e i progetti di Dio magnifici.
Dio
ha osato dare la morte al suo unico figlio
e
non oserà distruggere i progetti degli uomini
per
sua maggiore gloria?
Egli
ci vaglia come pula sull’aia
e
come farina nello staccio.
I
nostri cuori fa sanguinare
e
non sappiamo perché,
ma
se pensassimo alla Passione del Cristo
allora
ne vedremmo la ragione.
Attraverso
il privilegio della Passione
ci
rende simili a lui
e
non è nella letizia che acquista i nostri cuori,
ma
nella croce
dopo
di che la Croce diventa letizia piena.
Questa
è la perfetta letizia.