(Montagna, 4 agosto 1999)
Giorni di grazia, e di attesa
furono questi
come nella casa di Nazaret:
“Diversi sono
i miei pensieri dai vostri,
diverse le mie vie.”
“Che cosa ci chiedi
o mio Signore?
In quale
sentiero ci conduci?”
“Non è da voi
sapere le mie vie
ma percorrerle tutte
fino al martirio, al sangue.”
“Non siamo figli tuoi
o mio Signore?”
“Si proprio come Figli
io vi conduco
per la Via dolorosa
che da temere
dovete
solo il cader l’anima
vostra in tentazione.”
“Signore risparmiaci
questo calice, se puoi.”
“Tutto io posso
ma è per vostra volontà
che salvo il mondo.”
“Tu dici quindi
che dovremmo immolarci
come Tuo Figlio?”
“Io dico
che la mia Volontà
è Onnipresente
e Preesistente
al mondo e alle cose
e all’uomo e agli angeli
poiché io sono
vostro Dio.”
“Noi non capiamo
la Tua Volontà
o mio Signore,
o forse
ne abbiamo paura
e gran timore.”
“Timore è dell’uomo
dopo il peccato,
salvezza all’uomo
è nuova Eva
senza peccato.”
“Tua Madre
o Dio Altissimo,
Tua Madre,
abbiamo invocato, sempre
nei nostri giorni,
ora nella nostra angoscia
a Lei volgiam lo sguardo;
può toglier tale pena,
tale marchio di sangue
con cui pagar salvezza?”
“Lei può, Lei tutto può
che le detti
le chiavi del Regno,
Lei tutto può
sopra il mio Cuore.”
“Può commutar la pena
capitale
in ergastolo a vita
di preghiera?”
“Lei può.” Ma ecco
che lei stessa appare:
“Io son Colei
che nel far della sera
accoglierò i miei figli
nel manto protettivo
di turchino giglio,
io son Colei a cui Dio
diede il poter
d’aprire i cieli.
Io son Colei che
il maligno
schiacciò sotto il calcagno,
e che un appiglio
non dette al mal
in tutta sua vita vera,
non temere creatura
che se a me rimetti
l’alma tua
grazie e pace avrai
in vita e in morte
e rimesse verran
tutte tue colpe
come acqua che lava
lungo un bel rivo.
Io son grande
perché volle l’Altissimo,
io son grande
non per me
ma per il Potente
che fece di sua creatura
astro nascente
e mise sulla terra
si bel giglio.
Mia grandezza
fu sol
il pio consiglio
di far tutta e sola
Sua Volontà tutta,
così seguendo
mia orma vedrai
brutta bestia scappar
che dove io son
non è mal che resista,
ma ricorda
finché mondo esista
m’insidierà il calcagno
l’esser infelice
che nascer all’esister
ebbe disgrazia.
E per odio di me
farà il suo male
contro i miei figli
e seguaci leali.
Perciò creatura bella
e amante e pia
rimettiti sempre a Maria
ma sappi che tua sorte
sarà questa.”
“Come riconoscerem
il male che viene
in forme nuove
sotto diversi aspetti
messaggero di colui
che tutto nega
di ciò che esiste
negando il Creatore?”
“Il male è tenebra
o luce che s’offusca,
appare talvolta in bagliori
soffusi, in scintillii
di luci irridescenti,
non è luce vera
ma barbaglio di brace
che si spenge.”
“Ma come riconoscerlo,
dicci dunque?”
“La Grazia è ciò
che basta,
poi tutt’altro è superfluo,
la Grazia è quella luce
che offusca sia le tenebre
che le fasulle luci,
come luce del sole
risplendenti città
in notturno variopinto
splendere di neon
lussureggianti.”
“Tu sarai anche lì,
in quei bagliori
falsi di babeliche
torri che s’accendon
a notte
nella città tremante
di superbia e di forze?”
“Sarò lì, nel cuore
di ogni uomo
che invocando va Dio,
in ciascuno che
chiede mie grazie
e mia Sapienza.”
“E quando e
come dirai a noi
dove salvar
nostra vita e
anime immortali?”
“Come faro
in una notte oscura,
come lanterna
posta sopra il moggio,
come luna a guida
ai pellegrini
io ci sarò
non temere
anima cara.
Dovunque un cuore
loderà il Mio Figlio,
dovunque un’anima
farà Volontà del Padre,
lì lo Spirito
sarà come fiammella
su quella casa
fino agli ultimi giorni.”
“Molti Caini s’aggirano
fra noi
e già appaion
l’ombre di nuovi Giuda,
come possiam fuggire
o Madre cara?”
“Fuggire non
dovete o figli miei
che fuggiran loro
se me lo chiederete.”
“Tu dunque puoi
e da tue mani
escon grazie
come anelli
di luce circonfusi.”
“E’ il Poter
dell’Eterno
che in me
manifesta il Suo Volere.”
“Noi vorremmo
che i Caino e
i Giuda fosser
convertiti.”
“Potrete tutto
quel che vuol
l’Eterno
pagando con vostro
amore, sangue
e sacrificio.
L’amor dei fratelli
passa dal sangue
ed è soffrendo
che si acquista il mondo.”
“Ma noi non abbiam
la capacità sovrana
di offrire nostra vita
tutta in un soffio!”
“Allor c’è sola strada
d’offrir vostra vita
tutta per lungo sia
il suo percorso
come vittima e incenso
all’altare sacrato
di Mio Figlio.”
“Lo vogliamo,
purché ci sia risparmiato
il sacrificio cruento
di un’ora.”
“Il cambio del martirio
si paga ed è possibile
con il sacrificio perenne
di una vita.
Sarete allegri e divertenti
e gioiosi come bimbi
ma nel cuore
porterete sempre
una spada infilata
come nel mio
trapassato da
molteplici dolori.”
“O Maria addolorata,
o vedova velata di nero
e pur bimba sacrata
e vergine eletta,
lo vogliamo.
Sia fatta Volontà
Tua e del Signor nostro
Dio.”