ovvero
(Campagna
Gli anni a cavallo del 2000
saran detti gli anni della meraviglia
per aver dato ai fiori virtuali
il suo profumo e la sua fragranza
e il suo splendore nello sbocciar
dal mattino alla sera
su uno schermo
in remota città
priva di sole. Con nostalgia
li ricorderò e li ricorderemo
quando la meraviglia in noi
come scomparsa di nebbia mattutina
avrà lasciato il posto
a quel comun sentimento di tutto ovvio e il computer ormai
sarà strumento di bottegai, pasticceri
e non più poeti.
Sui tasti del mio
suonerò
musica triste ma che s’accenderà
di ricordati splendori
quando rammenterò i
passati meravigliosi anni
di questo transito di vita
da un millennio all’altro.
Suonerò la mia musica
come folletto, come solitario poeta,
come profeta e niente udendo
ascolterò il mio cuore,
già va il secolo e l’anno
e il millennio a venire
e i giorni si susseguon
tutti uguali, giovinezza è scomparsa
e ormai le ali
della poesia raccolte
fanno da scudo
all’anima addormentata,
il capo chino sovra il ramo.