Gorgoglia il riso
(Domenica,Campagna –
22 novembre 1998)
Gorgoglia il riso
nel mio cuor tenace
al pensar il mio esser
così pugnace,
in questo bel paese
ridente e vivo
che pur non sa di me
e chi io sono.
Se sua benevolenza
e suo dono,
vien dall’esser per lui
io un qualcosa di inesistente
come le foglie cadenti
o l’acqua che pur
passa dal rivo,
pur tuttavia in questo luogo
di così silenzioso decoro
nell’alma mia
si sta svolgendo
proprio in quest’età ria
di travagli e pericoli
all’Italia,
il mio più bel poema
che un dì sarà
conosciuto e costrutto.
Così il silenzio del tempo
fanno da manto
alla poesia e all’incanto,
e io senza disturbi
posso intinger la penna
nei sussulti del mondo,
senza che alcuno metta
ostacolo alcuno
a tal mostrare.