Il peccato è dentro di me
(Campagna, 24 novembre 1998)
Il peccato è dentro di me
come un desiderio nascosto,
come verme tenace
che non lascia il mio ventre
e non da pace
all’alma mia che ha sete,
sete senza bevanda e
mai si tace.
Vorrei dell’acqua viva
ma non so se
sarei in grado di portarla
con me
nelle brocche sul capo tremolante,
voglio dell’acqua viva
ma non so se
la mia brocca è rotta
oppure no.
Allora mi getto ai tuoi piedi
o mio Signore,
fai sgorgare tosto da Te
tale liquore,
come dalla grotta sorgiva
ove la Benedetta (Bernardetta)
dal fango e dalla roccia
estrasse in fretta
l’acqua che risanava i nostri cuori
e i corpi pure
coi gravi nostri dolori.