In questa allegrissima

(Domenica – Campagna,

 22 novembre 1998)

 

In questa allegrissima

cucina bianca dai pentolini

rossi e multicolori

di smalto, come bimbi

di un asilo nel Sudan,

io penso e guardo

al di lā del buio

delle finestre aperte

le mille fiammelle

delle luci sul colle.

Io penso e vaga

il mio pensiero

nel tempo e nello spazio,

vaga nelle stazioni orbitanti

come cittā del futuro

che saranno,

vaga nella grande e

potente Africa un giorno,

vaga al di lā di me

non so quando,

e il miele nel mio yugurt

bianco

come la cucina candida

e il tavolo bianco

e la credenza di neve

e le pareti albine

e il gran camino luminoso,

tutto mi riporta dentro

e fuori di me,

come in un misterioso gioco

di scatole cinesi

di quel che č

e sarā,

e non so certo quanta č

la fantasia

e quanta la premonizione.