O occhi senza vita (12
aprile 1999)
O occhi senza vita,
senza un nome,
senza una casa
dove depositare
le morte spoglie,
voi che viveste là
dove la terra
aprì il suo squarcio
fin nel mondo d’inferi,
o voi innocenti
senza sapere
e senza storia,
quando sarete
nel sanguinoso mondo
dei trapassati violenti,
allor gettate un canto,
un urlo lamentoso
alle potenze dei cieli,
affinché risparmino
altri fratelli, che noi siamo
su questa terra
dolenti e afflitti
e più nell’attesa
tremanti, che l’attesa
si fa lunga e poi breve
per chi aspetta la morte,
e non sa cosa sia,
e come verrà
e qual sofferenze mai
precederanno tale trapasso.