Può l’esser umano
rimanere equidistante
fra il bene e il male?
Certo che no
e tanto meno passivo,
ed è tale passività
già di per se stessa
un male che perpetra
chi dice voler fare
i fatti suoi e lasciar
gli altri fare i loro,
che se spesso è
inteso come tolleranza
per i così detti laici
questa è licenza
di commetter tutti i peccati
come se questi segreti o no
non intaccassero l’essenza
degli altri esseri,
come se la libertà dell’uno
finisse dove comincia
la libertà dell’altro
a scompartimenti stagni,
come se noi non si fosse
fratelli di uno stesso Padre
ma condomini
di un anonimo stabile
che si chiama mondo.
Questo spiega come
i così detti laici
che tanto ce l’hanno
con le religioni di tutti i tipi
a cui ascrivono i maggiori crimini
poi in questi due secoli
in quantità numerica
di assassini ne abbiano
fatti più loro
che tutte le religioni
messe insieme.
Gli è che non
credendosi fratelli
sotto falsa tolleranza
hanno presto odiato
tutti gli uomini
non più fratelli ma diventati
nemici e antagonisti.