Sta
calando la sera
Sta calando la sera
e già il sol scompare
le gatte si accostano
al portone con fare disinvolto
senza cura mostrare.
Sul poggio circostante
già appare la luna,
un’ombra lieve di roseo
si posa dolce e chiara
sul muro della casa;
sul crinale del monte
germoglia una cimosa
di tinte tenui
e d’intensa beltà,
tutto è avvolto dal
caldo della sera come
in un manto dove
la preghiera della notte
si approssima, e noi
assisi di fronte a tanto,
ascoltiamo l’incanto
e il cuore batte e ama,
ringrazia nella lode
chi fece il tutto
e par che dica:
“Amore, vengo ma
non son finita per
amare tanto”.
Allora un pianto
come d’uccellini di nido
che si accalcano a frotte
nell’albero frondoso
interrompe il canto
della notte che viene,
loro hanno urgenza
e bisogno della cena,
non possono pensare
a una preghiera: ”La mamma
venga, venga, venga”.
Una nuvola bianca
sorvola il cielo
come elicottero
grande e sereno
che si diverta a giocare
coi colori e con l’ombra.
Il pino americano
che solitario vive
distaccato e lontano
dagli altri suoi germani
si staglia netto e bello
con le pigne rotonde
e i suoi rami grandi
verso il cielo.
Viene la sera e
sempre più gli uccelli
scandiscono il suono,
il tempo incalza
e la notte non deve
trovarli svegli.
La mamma là in cucina
prepara qualcosa
e la canna verde
spande sul prato
dove è il rododendro
e poi le margherite e rose
e le dalie formose
un’acqua chiara
e fresca, che l’estate
è calda e arida
pur quassù sul monte.
La fonte che percorse
silente il suolo
sotto la mia casa
e che radioestesista
scovò e descrisse come
gran fiume sotterraneo
si disseccò lei pure.
Ormai le verzure
son tenute in vita
solo dalla mia cura
provetta, solerte e infinita
di giardinier sicuro
che rende al suolo
la sua frescura
come a primavera.
La casa sulla roccia
sul fiume galleggia,
io so che c’era,
e speranzosa penso
in questa sera
a come Madre bella
spesso fu a visitar
luoghi sassosi e aspri
dove acqua sorgiva
da una fonte fuggiva
dall’anfratto di un monte
che come ponte
fa ai pellegrini che
salgono in preghiera,
così io ringrazio
S. Chiara cara
che volle qui porci
in questo sito
dove la vita scorre,
e noi d’acchito
siamo a lodar
Nostro Signore.
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