Sta salendo la febbre

(Campagna ’97 – ‘98)

 

Sta salendo la febbre

e brucia la gola,

in un letto disfatto

guardo e ammiro

le barchette del molo,

e la carta dell’Africa

di un antico esploratore,

e l’Arcangelo Michele

che mi sovrasta e protegge

con la sua spada sguainata;

cicalecci giungono

oltre la finestra serrata,

e il sole primaverile

e il passeggio domenicale

delle amiche a braccetto

a godersi la giornata.

Il naso è chiuso,

ma l’anima è libera e in tumulto

in cerca di nuovi lidi,

o forse è qualche grado di più

che mi fa sentire così,

come dopo una bevuta di birra

un giocatore di carte

                                       in una notte di luna e di vento.