Tramonto roseo
(Domenica-Campagna
22 novembre 1998)
Tramonto roseo
e azzurrino
fra alberi spogli,
con le ultime foglie
come una lettera
staccata da un quaderno,
pronta a prendere il volo
da San Martino
ombroso e volumetrico
e schivo,
verso i lontani lidi
dove una voce
a me sconosciuta
ma di parentela ascosa,
attende.
Di ombre leonardesche
si ammanta la sera,
di barbaglii ardenti
si ravvolge il mio cuore
accanto alla finestra,
sento lontano il mare
e il battere ritmico dell’onda
sulla scogliera che
mi fu maestra,
di giovanil poesie
e di cocente amore.
Così io non so
a chi andrà
la mia missiva,
se a color per cui
l’anima fu viva
di sentimenti e pianti
e dolci sussurri,
o a un cuore nuovo
sconosciuto e schivo
che raccoglierà tale fardello
come un fiore bello
d’incantevol rivo.