Un fiacre percorreva il centro

(Dedicata all’amica latinista Paola Guidotti

che non c’è più da molti anni –

 Sogno – Campagna ’97 – ‘98)

 

Un fiacre percorreva il centro

con a cassetta seduta soddisfatta

la Paolina allegra e sorridente

e distesa, aveva posto i piedi

sopra il sedile d’ avanti,

noi eravamo dietro e

guardavamo intorno,

mentre il cavallo celere

percorreva le stradette ombrose

nello splendor mattutino

di un giorno di primavera.

La Paolina con una fascia nei capelli

godeva la mattina,

momento dei migliori

di sua vita impegnata

per gli altri e studi suoi.

Latinista provetta dal dolce sguardo

dai capelli bianchi, un dì rossi,

e dalla virtù sicura

nella nobiltà dell’ animo gentile,

la Paola Guidotti era con noi

ancora e ci guidava là

dove una casa ci aspetta

chiusa e serrata perché

il tempo provveda

a far il bene

che noi non conosciamo

e che la nostra breve sorte

non può che in parzial modo.

Paola, tu che negli ultimi

Tempi soffristi molto

Va là, ti do le chiavi,

va resta là nella casa antica

che nessuno verrà più a disturbarti

come nella tua fra i piccioni

e il giardino selvoso

e il mobilio antico

di Via Gioberti.

Resta tranquilla fra i libri

e i bei quadri, i mobili intarsiati

che tu sapevi tanto apprezzare

con fine cultura e dolce garbo.

Va Paolina mia a casa

della tua più confusa scolaretta,

che incoraggiavi

con la sua traumatizzata mamma,

umiliate ambedue

per non ben capire

il matematico latino.

Sta fra i quadri della pittrice Gianna

che tanto ti amava ricambiata

per aver capito la tua anima sublime

e il tuo gentil bene verso gli altri

e che tu ripagavi con fiducia

verso l’ onesto Signor Aldo.

Ci sono là i quadri

delle Chiostri un dì tuoi.

Vai ad accarezzare

le cornici e le tele

che la polvere

non si depositi

sull’ impasto dei toni.

E’ tua, ecco la chiave,

amica nostra.