Nomi: |
Artaserse III Oco |
Dinastia:
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XXXI (341-332 a.C.) |
Anni di regno:
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[341-338 a.C.] |
Collocazione storica:
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Epoca Tarda 664-332 a.C. |
Fu questo faraone, al termine di una grande campagna di
conquista, a decretare la fine dell'indipendenza egizia. Con lui ha termine la
lunga serie di dinastie indigene iniziata più 4000 anni prima. Per ciò che
riguarda la condotta di Artaserse in Egitto, dopo la conquista, si può citare
Diodoro Siculo:
Artaserse,
dopo essersi impadronito di tutto l'Egitto e avere abbattuto le mura delle città
più importanti, ammassò una grande quantità d'oro e d'argento col saccheggio
dei santuari e portò via dagli antichi templi i documenti scritti, che in
seguito Bagoa restituì ai sacerdoti egizi dietro pagamento di forti somme. Poi,
dopo aver generosamente ricompensato i Greci che l'avevano seguito nella
campagna militare, ciascuno secondo i suoi meriti, li congedò e li rimandò in
patria, e, insediato Ferendate come satrapo d'Egitto, ritornò col proprio
esercito a Babilonia, portando con sé molti beni e spoglie tolti al nemico, e
dopo essersi acquistato grande rinomanza con le sue vittorie.
Senza dubbio il pugno del
conquistatore pesò gravemente sul paese conquistato, e le lamentazioni del I
periodo intermedio riecheggiano nella Cronaca Demotica. Ma non vi è motivo di
credere agli scrittori d'epoca più tarda che attribuiscono ad Artaserse gli
stessi sacrilegi già attribuiti a Cambise; il monarca era certo troppo saggio
per commettere questo genere di errori. Nel 338 a.C. egli fu avvelenato dal suo
intimo amico Bagoa, e il figlio minore, Arses, prese il suo posto.
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