MAYDUM
Una grandiosa e rozza torre dalle pareti inclinate, che si alza da una
collina di detriti, segna il paesaggio desertico di Maydum, sulla sinistra del
Nilo. E' uno dei documenti più interessanti del passaggio dalla piramide a
gradini alla piramide perfetta.
(Piramide
di Maydum)
La costruzione deve essere stata all'origine di sette gradini - più tardi
otto; quanto si vede si riferisce al quinto, sesto e settimo gradino - ottenuti
per strati inclinati di altezza decrescente dall'interno verso l'esterno.
Piramide
di Maydum, (stato attuale in grigio scuro): 1,
ingresso; 2, camera sepolcrale. |
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La liscia finitura delle superfici fa pensare che in origine i costruttori
avessero in mente di erigere una piramide a gradini, ma poi fu deciso di
ingabbiare il tutto con uno strato di rivestimento a superfici continue. Il non
efficace metodo di disporre i blocchi di tale rivestimento, il fatto che questa
aggiunta non avesse solide fondazioni e che i materiali non facessero presa
sulle levigate superfici dei gradini provocarono, secondo alcuni, un rovinoso
crollo che portò alla situazione attuale. L'ingresso era ad un terzo
dell'altezza ed un corridoio portava alla camera sepolcrale, scavata nel piano
di base e coperta da falsa volta a incorbellamento. Si ritiene probabile che la
piramide sia stata cominciata da Huni, ultimo re della III dinastia, ma al tempo
del Regno nuovo essa era, dagli stessi egiziani, collegata a Snofru, primo re
della IV dinastia e costruttore delle piramidi di Dahshur, che forse la completò.
Lascia dubbi l'ipotesi che il crollo qui avvenuto abbia determinato il
cambiamento dell'inclinazione a metà della costruzione della "piramide
romboidale" di Dahshur.
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