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Castel D’Asso

 

A differenza delle altre necropoli rupestri d'Etruria, la caratteristica di quella di Castel d'Asso è che presenta una netta concentrazione delle tombe a facciata in una zona di estensione piuttosto limitata rispetto alla totalità dei sepolcreti.

 

Questa zona occupa per circa 250 metri il lato settentrionale della vallata del fosso Freddano, di fronte all'estremità dell'acropoli su cui sorge il castello medievale. Le tombe sono su tre ordini di cui quello superiore è molto più ampio rispetto agli altri due, che sono maggiormente condizionati dalla topografia della zona. La necropoli è subordinata sia ai percorsi stradali più importanti, sia alla possibilità di una visione scenografica dalla zona dell'abitato, perciò si può dedurre che all'epoca furono fatte precise scelte di carattere urbanistico.

 

I tracciati stradali erano diretti uno verso Musarna e Tuscania e l'altro, verosimilmente più antico, prendeva la direzione di Viterbo e del lago di Bolsena. Tali tracciati viari procedono affiancati per circa 150 metri per superare la valle del Freddano. Le tombe con facciata sono in tutto sessantanove, di cui il tipo più diffuso è quello della tomba a dado semplice con vano di sottofacciata, diverso da quello tipico di Norchia, in quanto mancante del portico colonnato.

Castel d'Asso       

La più famosa è la Tomba Grande, così chiamata per le sue ampie proporzioni e celebre per le eccezionali tre porte di accesso, essa presenta il vano di sottofacciata con un tetto esternamente scolpito a tegole , imitante un tetto reale. La camera funeraria doveva avere almeno quaranta sarcofagi. Notevole è anche la Tomba Orioli la cui camera sepolcrale, misurando 17 metri di lunghezza è la più grande di quelle attualmente accessibili, essa presentava ben 62 deposizioni, cioè servì per varie generazioni della stessa famiglia.

Castel d'Asso S.J. Ainsley (1806-74)  

   

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