IAPIGI
Al principio dell’età del ferro (intorno al 1700 a.C.), l’Apulia rivela una cultura dovuta all’avvento di nuovi elementi etnici: erano gli llliri che venivano dall’altra sponda dell’Adriatico. Trovarono nella nostra regione la popolazione indigena e, amalgamandosi con essa dettero luogo agli Iapigi, il cui nome fu loro dato dagli antichi Greci che considerarono questi antichi popoli discendenti del mitico Dedalo attraverso suo figlio Iapige .
La IAPIGIA
Gli
Iapigi diedero origine a tre gruppi etnici diversi che si mescolarono con le
popolazioni locali autoctone ed in particolare con gli Enotri: a nord della
Puglia i Dauni o
Apuli , al centro i Peuceti
ed al sud i Messapi
.
La prima città fondata dagli Iapigi protostorici è Oria (Uria , XVI sec.a.C) che elessero loro capitale.
Ebbero un ruolo determinante
con la città di Taranto
. Famosa era la cavelleria iapigia.
La
colonia greco-tarantina fu d’importanza fondamentale non solo sul piano
pugliese, ma anche su quello storico generale della penisola italiana, prima per
via delle guerre di espansione, poi per i contrasti interni alle stesse colonie
e per gli scontri con Roma. Spesso i tarantini furono costretti a ricorrere ad
aiuti militari esterni, sia da Sparta sia dall’Epiro
, infliggendo e subendo pesanti
sconfitte.
A Canne , sull’Ofanto, si
combatté nel 216 a. C. la battaglia più famosa dell’antichità, dove Roma subì la
sua più cocente e devastante sconfitta.
In seguito l’espansionismo romano, dopo le guerre sannitiche
in cui le città pugliesi si allearono
quasi tutte con Roma, penetrò nei territori iapigi.
Per la Puglia
passò la Via Appia che collegò Roma con l’Oriente, e a Brindisi
(città peuceta) Roma ebbe il suo principale porto
di comunicazione con le ricche e civilizzate terre greche, ellenistiche e
mediorientali.
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