La Moschea

La moschea e' un edificio in cui si svolgono le pratiche religiose dell'Islam e specialmente la preghiera congregazionale. Fu lo stesso Profeta Muhammad  a fondare la prima moschea a Medina. Dalla sua primitiva forma, quella di ampio cortile recinto, con piccole costruzioni in legno addossate al muro, di cui quelle poste verso La Mecca destinate al culto e le altre ad abitazione, ben presto la moschea, oltre che ad essere sede di attivita' religiosa, diventa anche centro della vita sociale, politica e militare della comunita' musulmana.

 

Nei primi tempi dell'espansione islamica, la pianta schematica di una moschea consta di un grande cortile di forma rettangolare, in cui, al centro, sorge una fontana, destinata alle abluzioni dei fedeli. Intorno al cortile corre un porticato semplice o multiplo, coperto con un tetto o con una caratteristica serie di cupolette. Sul lato del rettangolo perpendicolare alla direzione in cui si trova La Mecca c'e' una nicchia, chiamata in arabo "al-mihrab", che indica la direzione della preghiera.

 Alla destra della "nicchia direzionale", molto rialzato dal pavimento, c'e' un elemento di arredo della moschea, chiamato "al-minbar" e costituito da una scala che porta ad un podio con sedile, da cui il predicatore della preghiera congregazionale del venerdi fa la predica ai fedeli (la predica si chiama "al-khutbah"). Ogni moschea, poi, ha uno o piu' minareti. In tempi successivi la moschea si caratterizza in forma di grande sala delle preghiere, ricoperta a tetto, a volta, a cupola e, qualche volta, il muro esterno di recinzione e' fortificato per la difesa dei fedeli, in caso di attacchi nemici.

Intorno all'anno 1000 dell'e.v. gli architetti musulmani introdussero la costruzione in mattoni. Le prime moschee edificate con il mattone vennero realizzate in oriente, dove fu usato l'arco a sesto acuto ed in un secondo momento si comincio' a costruire in occidente, dove divennero caratteristici l'arco a pieno centro e quello a ferro di cavallo. Dopo il 1000, nell'era dominata dai Turchi, la moschea incomincia ad essere progettata e realizzata come edificio a composizione, culminante in una grande cupola, costruita sopra la sala centrale piramidale.

Verso la fine del 1400, dopo la liberazione di Costantinopoli dalle ormai fatiscenti strutture dell'impero bizantino, e nei secoli successivi gli architetti accentuarono nella moschea la sua composizione planimetrica e lo schema volumetrico piramidale, dato dallo sviluppo degli arconi, delle volte a semi-bacino e dalla cupola centrale. L'edifico, nel suo complesso architettonico, assume una forza ed una compattezza, mai raggiunte fino ad allora e che culminano, verso la fine del XVI sec. nella Moschea di Solimano il Magnifico a Istanbul e nella Moschea di Selim ad Adrianopoli. Le costruzioni piu' recenti ricalcano, piu' o meno, gli schemi tradizionali.

 

Il Minareto     

 

La parola italiana "minareto" deriva dall'arabo "al-manarah", cioe' una torre portante una luce, cioe' un faro. La caratteristica torre della moschea, avente presso la sommita' una terrazza sporgente, da cui il muezzin invita i fedeli alla preghiera, si chiama "al-ma'zanah", cioe' il luogo da cui viene fatta "al-anzana" (la chiamata alla preghiera) da "al-mu'azzin" (il convocatore alla preghiera).

Nella lingua italiana e' la parola minareto che indica la torre della chiamata alla preghiera. I Minareti furono introdotti nel VII sec. nella forma a base quadrata, tipo che, poi, ebbe diffusione anche nel Magreb e nell'Andalus. Al centro della terrazza finale si ergeva un'altra piccola torre, anch'essa a pianta quadrata con una copertura a forma di piramide o a cupola semisferica.

Il minareto a pianta ottagonale prevalse, in principio, nelle regioni iraniche; fra il 1100 e il 1200 fa la sua comparsa il minareto cilindrico a pianta circolare, esile e snello, che porta presso la sommita' una piattaforma, pure essa circolare e sporgente a sbalzo, sormontata da un altro piccolo cilindro, coperto con una cupola semisferica o con la caratteristica "cupola a bulbo". Nell'impero ottomano il minareto cilindrico acquista snellezza e lievita con terminazioni appuntite a cono. Interessanti sono i due esemplari di torri-minareto con scala a spirale esterna, delle quali la piu' imponente si trova a Samarra in Iraq e l'altra nella moschea di Ibn Tulun al Cairo.

Il minareto, di solito e' unito a coppie, ma , sovente, nelle moschee se ne hanno piu' di due. La posizione primitiva nelle moschee era sull'asse della navata e sul lato del cortile opposto a quello in cui era ricavato il "mihrab"; in seguito vennero posti sugli angoli del cortile (e allora furono in numero di tre o quattro), oppure ai lati del portale (minareti a coppia) per accentuarne la posizione e la monumentalita'.
 


 

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