PANTALICA

 

Oggi di Pantalica rimane la famosa necropoli, la più grande del bacino del Mediterraneo. E’ costituita da oltre cinquemila tombe a grotte artificiali, scavate in profondi costoni rocciosi. Queste tombe possono suddividersi in sei distinte zone (Nord e Nord Ovest, Cavetta, Sud e Sud Ovest, Filiporto) databili al secondo (sec. XV-IX a.C.) e terzo periodo siculo (sec. IX-VII a.C.) rispetto ai quattro nei quali si suole suddividere la tarda età del bronzo siciliana.

Scenografica è la necropoli Nord, risalente al XIII-XII secolo a.C. Nelle celle sepolcrali sono stati rinvenuti molti corredi funerari, i cui bronzi e soprattutto manufatti fittili, sono conservati nel museo di Siracusa.

Il centro è stato fondato da popolazioni indigene pre-greche provenienti dalla costa e dai Siculi della penisola, quando invasero la Sicilia orientale.

L'abitato si è dunque formato a cavallo fra l’età del bronzo e la prima età del ferro. Occupava un’altura rocciosa, quasi una fortificazione naturale, all’interno di una valle dai dirupi fortemente scoscesi ed inaccessibili, luogo d’incontro tra il fiume Anapo e il suo affluente Calcinara.

Nel punto centrale del pianoro da cui si dominava la valle, sorgeva il palazzo reale, l’Anaktoron, (VIII sec. a.C.) l’unica testimonianza di costruzione non rupestre, innalzata con strutture megalitiche, che in piccolo ricordano quelle della città di Micene in Grecia.

E’ quello che rimane di una civiltà rupestre le cui condizioni di vita erano estremamente povere. Scarsi sono i resti di epoca romana e greca. 

In documenti medioevali Pantalica assunse il nome di Pantargo o Pantagra. Interessante è al contrario la fase bizantina, della quale sono conservate numerose vestigia, che consistono in abitazioni, stratificate su minuscole chiesette ed oratori (Crocefisso, S. Nicolicchio, S. Micidiario), che ancora oggi presentano tracce di affreschi ed iscrizioni. I nuclei formati da abitazioni troglodite, ovvero grandi stanze scavate nella roccia, costituiscono tre quartieri inseriti nelle necropoli Nord, Sud e di Filiporto.

 

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