Non si conosce con esattezza la
provenienza delle prime popolazioni di questa zona del Danubio, posta circa
a metà del corso del fiume, al di là dei territori occupati dai boi, una
tribù celtica da cui proviene il nome latino Boemia. I celti furono
scacciati senza grandi conflitti dai germani e poi sostituiti dagli slavi,
nel secolo VI; mentre gli stessi germani si spostarono a sud.
La conformazione del territorio,
formato da boschi e montagne, si prestava particolarmente a proteggere gli
abitanti, mentre nella zona a nord del Danubio, caratterizzata da pianure,
si verificarono numerose invasioni degli àvari. Gli Slavi le respinsero
quando trovarono dei capi in grado di unire le varie tribù, come nel caso
del mercante Samo. Nel secolo VIII, la Boemia recuperò la sua relativa
tranquillità dopo che Carlo Magno sbaragliò gli àvari.
La Slovacchia,
delimitata a nord dai Carpazi e dalla Moravia, entrò a far parte della
Grande Moravia, fondata da Ratislav I di Boemia
e ne subì l'influenza durevolmente, legandone i propri destini.