ALFABETO TIBETANO
L’alfabeto tibetano è composto da trenta lettere di base, compresa la vocale a, e da quattro segni extra che determinano le altre vocali: e,i,o,u.
Vocali Tibetane
E' una lingua monosillabica nel senso che, a parte alcune eccezioni, parole composte da più di una sillaba possono essere divise nelle loro componenti, ciascuna delle quali ha un significato preciso.
Il tibetano non è letto foneticamente. Combinazioni di lettere in sillabe sono spesso pronunciate in maniera differente rispetto alle qualità di ciascuna lettera presa separatamente. Questa trasformazione è dovuta ad un’evoluzione della lingua tibetana parlata nel Tibet centrale in una lingua tonale. Molti dei gruppi di consonanti che una volta erano interamente pronunciati, e che oggi vengono ancora pronunciati in alcune regioni dell’altopiano tibetano come il Ladakh, sono divenuti tonali (nella lingua tibetana si distinguono tre toni: alto, basso e discendente).
L’ortografia è quindi piuttosto complicata. Ogni sillaba, la cui fine viene segnata con un punto, è composta da una lettera base a cui ne possono essere aggiunte altre in posizioni diverse (prescritta, soprascritta, sottoscritta, suffisso, secondo suffisso). Queste possono modificare la pronuncia della lettera base. Tale modifica può a sua volta variare a seconda del dialetto.
I segni delle vocali sono posti in corrispondenza della lettera base.
Le vocali "i", "e", "o" in posizione superiore, la vocale "u" in posizione inferiore.
Esistono tre tipi principiali di scrittura :
ucen (dbu can), utilizzato per la stampa (vedi alfabeto)
ume (dbu med), corsivo usato per i manoscritti
kiu ig (‘khyug.yig), il più comune tipo di scrittura a mano usato per la corrispondenza e le note personali
Prendendo come esempio la parola "lingua tibetana", bod skad, si nota come essa sia composta da due sillabe.
La prima sillaba presenta la lettera ba accompagnata dal segno indicante la vocale "o" ed è quindi pronunciata "bo". Segue la lettera suffisso da che, nel dialetto del Tibet centrale, modifica la pronuncia "bo" in "bö". La prima sillaba si pronuncia quindi "bö". Nel Ladakh invece la lettera da suffisso viene pronunciata e "bo" diventa "bot".
La seconda sillaba skad è composta dalla lettera base ka , dalla lettera soprascritta sa e dalla lettera suffisso da. Nel dialetto del Tibet centrale la lettera sa soprascritta non si pronuncia, la lettera da modifica il suono "ka" in "ke". La sillaba skad si pronuncia quindi "ke". Nel dialetto del Ladakh invece, tutte e tre le lettere (sa, ka, da) della sillaba vengono pronunciate dando origine al suono "skat".
Nel Tibet centrale la parola "lingua tibetana" si pronuncia quindi "bö ke" mentre in Ladakh "bot skat".
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