AMINTERNUM

Nel versante occidentale della conca aquilana, presso l'odierno San Vittorino, si trovano le rovine di questa città dei Sabini che nel 293 a.C. fu conquistata da Roma.
Il nome deriverebbe dal fiume Aterno che attraversava la città.
Fu una prefettura romana fino all'età augustea e successivamente, da quanto si evince dalle fonti epigrafiche, un municipio.

Anfiteatro

Patria dello storico Sallustio (I secolo a.C.).

I resti più importanti sono:
l'anfiteatro (I secolo d.C.) era costituito da 48 arcate su due piani, che si aprivano lungo il perimetro ancora oggi visibile, le gradinate potevano ospitare circa 6000 persone;
accanto all'anfiteatro v'è un edificio di età tardo-romana con ambienti decorati a mosaico e affresco; il teatro, d'età augustea, ha una cavea con un diametro di 54 metri che sfrutta la pendenza della collina su cui sorge, le gradinate potevano ospitare fino a 2000 persone: ciò che resta del teatro è visibile al km.9 della s.s.80;

Resti della città


sono inoltre conservati resti delle terme, di un acquedotto d'età augustea o tiberiana, varie iscrizioni oltre a materiale scultoreo e architettonico.

 

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