ANCONA
Il
Cumerio era antichissimamente uno sperone molto più proteso sul mare, sì da
formare un porticciolo ben riparato là dove sorgono oggi i Cantieri Navali.
Attratti dalla sicurezza dell'approdo, antichi popoli vi prendono terra e si
annidano sui costoni del Guasco e dei Cappuccini (1400 a.C.; secondo altri, 1100
a.C.). Dalla Sabina successivamente sopraggiungono i Piceni, guidati
dall'uccello sacro a Marte, il Picchio. Influenze elleniche ed etrusche rendono
sempre più civili gli abitanti.
Nell'anno 387 a.C. una colonia di Dori siracusani
viene a stabilirsi sul Colle Astagno portando un soffio di più progredita
civiltà; sorgono edifici maestosi e robusti, si costruiscono mura di difesa
attorno alla città. Ecco perché Ancona ebbe l'appellativo di Dorica. Ormai
Ancona incomincia a farsi temere; agguerrita e popolosa, respinge l'invasione
dei Galli-Sènoni.
Alleata di Roma contro i Galli e contro i Sanniti, finchè nel 276 a.C. diviene colonia romana; combatte a fianco dei Romani contro Annibale. L'imperatore Traiano ne migliora il porto e le fortificazioni; proprio da Ancona Traiano parte per la vittoriosa guerra contro i Daci. Il Senato e il popolo Romano eternano l'avvenimento con il bellissimo arco onorario, attribuito ad Apollodoro di Damasco, nell'anno 115 d.C.. |
Ancona è la prima città del Piceno ad abbracciare il Cristianesimo; sull'Astagno già nel IV secolo dell'era volgare esiste una piccola Memoria (oratorio), poi ampliata e diventata cattedrale dedicata a Santo Stefano, protettore della città, di cui parla Sant'Agostino, dottore della Chiesa e vescovo di Ippona in Africa, in un suo sermone, nel 425. Caduto l'Impero Romano, incominciano le invasioni dei Visigoti, dei Vandali, dei Goti di Vitige e dei Goti di Tòtila; la città deve difendersi ripetutamente. Alla calata dei Longobardi, deve accettare la loro protezione, ma quando scendono i Franchi, si pone sotto l'alto dominio della Chiesa. E' allora che la regione prende il nome longobardico di Marca.
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