(Benevagienna) L'origine della città risale al Periodo Augusteo, quando venne fondata Augusta Bagiennorum, che insieme ad Augusta Taurinorum (attuale Torino) e Augusta Praetoria (attuale Aosta) era una delle più importanti città dell'Italia Nord-Occidentale, indicata dai Romani come Gallia Cisalpina.
I primi incontri con Roma avvennero nel III sec. a.C quando, per la sua posizione, il territorio dei Bagienni venne a trovarsi a contatto diretto con quelle regioni transalpine che rappresentano la zona di conquista e di espansione dei Romani. Solo verso la metà del II sec. a.C. i Bagienni furono sottomessi dai Romani, ma nel loro territorio la guerra continuò anche per le lotte tra Mario e Silla. Tarde e scarse notizie si hanno dell'epoca dell'Impero e delle età successive.
Per molto tempo l'esatta ubicazione della città fu ignorata, ma ora la sua identificazione con la frazione di Roncaglia di Benevagenna è una cosa accertata.
Fu infatti in una pianura delimitata dalla Stura e dal Tanaro che Alessandria e Vacchetta, due attenti studiosi locali, iniziarono le ricerche e con ripetuti scavi furono in grado di tracciare un primo rilievo della antica città sepolta sotto poco più di 50 cm. di terra.
La città era fabbricata sul ciglio di un profondo scoscendimento prodotto da un piccolo torrente. Non si conosce il modo ed il periodo della sua distruzione, se violenta o progressiva; è certo però che le massime distruzioni dei suoi resti avvennero a causa dell'asportazione del materiale laterizio. La città doveva essere cinta di mura; sono state ritrovate due porte e quattro torri formanti gli angoli di un trapezio costituente il circuito della città. Il reticolato stradale mostra isolati non sempre uguali dei quali alcuni misurano metri 80 per 100. La via principale attraversa il centro della città passando per il foro e davanti al tempio ed è visibile il basamento; il foro, tutto selciato largo 36 m, si apre davanti al tempio ed è circondato da un largo marciapiede rialzato e quindi da un portico corrente sui suoi due lati più lunghi. Gli edifici fiancheggianti il Foro sono stati poco esplorati; sono però riconoscibili vari ambienti e sale aperte sul portico, decorate variamente e riccamente, con intonaci dipinti a forti colori, con traccia di fregi ornamentali: si tratta forse di botteghe.
Torna alle Città Italiche