CLEOPATRA
Cleopatra
VII nasce nel 69 a.C. ad Alessandria da uno dei due matrimoni di Tolomeo XII Neodioniso
(80-51 a.C.) detto "Aulete" (il "flautista"), amante del
vino e della musica.
Si narra che Cleopatra fosse una donna non molto bella, ma simpatica,
intelligente, astuta, determinata e spietata. Tutte qualità ideali per
governare un regno come quello d'Egitto.
Quando nel 51 a.C. il padre muore, Cleopatra ha 18 anni e si trova a sedere sul
trono d'Egitto col fratello Tolomeo XIII di soli 10 anni. Roma nomina Pompeo
tutore di Tolomeo XIII. Tra i due fratelli vi è un odio profondo che sfocia,
per il volere del potentissimo eunuco Potino, nell'allontanamento da palazzo di
Cleopatra che decide di rifugiarsi in Siria ed inizia ad organizzare un proprio
esercito.
In quel periodo a Roma scoppiò una guerra civile tra Giulio Cesare e
Pompeo. I due si inseguirono fino in Egitto dove quest'ultimo fu assassinato dai
cortigiani di Tolomeo XIII, forse per ingraziarsi Giulio Cesare. Quest'ultimo si
stabilì nel palazzo di Alessandria dove convocò Tolomeo XIII e Cleopatra per
porre fine ai conflitti dinastici. Cleopatra, per paura di essere uccisa dagli
uomini di suo fratello, arrivò a Palazzo a bordo di una brigantino condotto da
un suo servo fidato, Apollonio Siciliano, attraccò proprio sotto le mura e,
quindi, si introdusse avvolta in un tappeto portato da Apollodoro sulle spalle.
Giunto all'appartamento di Cesare il tappeto venne posato a terra e srotolato
lasciando stupito il re romano. L'incontro terminò con la riconciliazione delle
parti ma, in realtà, il governo dell'Egitto sarebbe stato nelle mani di
Cleopatra. La regina d'Egitto era in grado di conversare, senza l'aiuto di
interpreti, con Etiopi, Trogloditi, Siri, Arabi, Ebrei, Medi e Parti e molte
altre lingue comprese, naturalmente, quella egizia e quella greca. Cesare,
colpito dall'audacia e dall'astuzia di Cleopatra, fu del tutto conquistato dal
suo fascino. Cleopatra portò Cesare in viaggio lungo il Nilo per mostrargli le
bellezze d'Egitto. Durante il viaggio la regina rimane incinta e da alla luce un
figlio maschio che chiamò Tolomeo XV Cesarione e che fu l'unico erede maschio
di Cesare. Cesare, che subito dopo dovette partire per la Siria, poteva fare
dell'Egitto una colonia romana come molte altre, ma, per amore di Cleopatra,
uccise Tolomeo XIII facendolo annegare nel Nilo e lasciò la sua amata unica
regina d'Egitto. Per stare vicino a Cesare, ma anche per scopi politici,
Cleopatra si trasferisce a Roma dove, però, trova l'inospitale accoglienza dei
Romani.
Cleopatra, con questa decisione, intendeva permettere al figlio Cesarione, una
volta morto Cesare, di installarsi sul trono di un impero grande come quello di
Alessandro Magno nato dall'unione di Roma con l'Egitto.
Il disappunto del popolo romano e le contestazioni nate in senato scaturiscono
nell'assassinio di Giulio Cesare. Marco Antonio, alleato di Cesare, proclama
Tolomeo XV Cesarione erede di Giulio Cesare davanti al senato, ma Ottaviano si
oppone affermando di essere lui il legittimo successore al trono.
In questo clima burrascoso, Cleopatra decide di tornare in Egitto dove trova
un'economia in grave crisi e la gente egiziana ridotta alla schiavitù dai Greci
che, a loro volta, conducono una vita lussuosa e di potere. Cleopatra non cambia
tale impostazione, ma la rende più accettabile da parte degli egiziani
alleggerendo le tasse e migliorando il livello della vita. Per rilanciare il
commercio riapre l'antica via carovaniera dal Nilo al mar Rosso facendola
proteggere con torri di guardia dislocate lungo il percorso e visibili tra loro
in modo da permettere la comunicazione in caso di agguati. Da questa via viene
importato il porfido che verrà poi utilizzato dai Romani per costruire le
statue degli imperatori.
Nel frattempo Marco Antonio diviene padrone dell'Impero Romano d'Oriente, mentre
Ottaviano governa l'Europa Occidentale. Tra i due c'è molta rivalità, ma anche
odio che li mette in conflitto più volte. Marco Antonio, per sconfiggere il
nemico Ottaviano, ha bisogno dei tesori dell'Egitto e quindi convoca Cleopatra a
Tarso, sulla costa turca. Si dice che la loro relazione iniziò dopo che
Cleopatra si presentò ad un invito di Marco Antonio in Cilicia su
un'imbarcazione dalle vele color porpora, la poppa d'oro e i remi d'argento. La
regina, vestita come una Venere e accompagnata dal suono di flauti e liuti,
stava distesa all'interno di un baldacchino circondato da amorini. Nel corso
dell'incontro, Cleopatra si innamora di Antonio da cui avrà due gemelli, ma che
poi deve lasciarla per partire in guerra. Cleopatra saprà del matrimonio del
suo innamorato con un'altra donna. In questo momento di dolore e solitudine,
Cleopatra riscopre l'antica religione egizia facendosi promotrice di preghiere,
riti e donazioni agli Dei ormai abbandonate da anni. Dopo 3 anni, Marco Antonio,
nonostante le molteplici insistenze della sua prima moglie Fulvia e poi della
seconda moglie Ottavia, torna da Cleopatra per avere le ricchezze d'Egitto.
Cleopatra, troppo astuta per mostrargli tutto il suo dolore, cede i tesori del
suo regno in cambio di precise promesse. Così le terre dell'Arabia, le miniere
di rame di Cipro, il Sinai, l'Armenia ed i campi di grano di tutto il nord
Africa appartenenti a Roma, passano sotto il governo egiziano. Roma è furiosa,
tutte quelle terre conquistate con il sangue dei Romani cedute alla regina che
non ha mai accettato.
Ottaviano approfitta della situazione sferrando un attacco a Marco Antonio nella
battaglia di Azio. Cleopatra, in maniera insolita, segue Antonio nella lotta
affiancandogli le navi egiziani, ma ben presto è costretta a ritirarsi. Visto
l'andamento del combattimento Cleopatra, ritirata ad Alessandria, decide di
fuggire dall'Egitto, ma, durante i preparativi per la partenza, viene sorpresa
dagli Abatei, a lungo sottomessi al suo potere, che le impediscono la fuga. Le
truppe di Ottaviano, che nel frattempo avevano messo in fuga la flotta di Marco
Antonio, si avvicinano minacciose ad Alessandria. Marco Antonio, rifugiatosi a
palazzo con Cleopatra, si uccide con la sua spada e muore tra le braccia della
regina d'Egitto. Temendo che anche Cleopatra tenti il suicidio, Ottaviano, ormai
padrone di Alessandria, fa in modo che ogni oggetto portato alla regina sia
accuratamente controllato. Il 12 agosto del 30 a.C., però, un contadino riesce
a farle avere un cesto di fichi che nasconde un serpente. Cleopatra, accortasi
della presenza del cobra, viene morsa e muore prima dell'arrivo di Ottaviano
evitando così l'umiliazione di essere sconfitta. Suo figlio Cesarione viene
ucciso da Ottaviano, mentre gli altri due figli gemelli spariscono senza
lasciare traccia. Da questo momento, l'Egitto diventa una semplice provincia
dell'Impero Romano.
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