POLLENTIA HERCULANEA
L'antica Pola Pollentia Herculanea, che grazie ai sette colli su cui sorgeva ambiva a paragonarsi a una piccola Roma e ospitò imperatori nell'incanto di Brioni, si esprime anche nelle nobili architetture delle porte Gemina ed Erculea, di quell'Arco dei Sergi che la matrona Salvia Postuma dedicò alla memoria del marito e del figlio, nel Tempio di Augusto, fra i più conservati della romanità, che tuttora si erge elegante in piazza Foro, questo luogo di convegno dei polesi di tutte le generazioni; come pure nei resti di uno dei due teatri e delle mura, nelle statue, nei mosaici e negli altri ricchissimi reperti del suo Museo archeologico. Pola le cui origini si perdono nel mito, se a fondarla furono gli Argonauti che trovarono rifugio dalla lontana Colchide, cercando il vello d'oro. Città-mito anche per tanti italiani che qui hanno lasciato le loro radici.
Già sede di un
castelliere, fu poi fiorente colonia romana (Pietas Julia). Arrivò a contare
fino a 30000 abitanti. In città e nei suoi dintorni tenevano poderi e ville
anche le famiglie imperiali. In seguito centro cristiano e bizantino, libero
comune, signoria dei Castropola e, dal 1331 possesso veneziano. Sotto il dominio
della Serenissima Pola decadde. L' Austria, subentra a Venezia nel 1797, le
ridiede nuova vita, sfruttandone la posizione al fondo di un golfo molto ben
protetto e facendone il proprio porto militare. Oggi Pola è frequentata
stazione turistica e importante centro industriale e portuale della Croazia.
Conta oltre 56000 abitanti, tra i quali un' esigua minoranza italiana. Il suo
figlio più illustre è Antonio Smareglia, musicista e compositore: un museo
smaregliano, recentemente costituito dal comune di Pola presso la Biblioteca
civica, si propone di illustrarne e documentarne la vita e l' opera. Pola è
anche sede universitaria (non autonoma, ma dipendente dall' Università di
Fiume); alcuni corsi sono tenuti in lingua italiana.
Il principale monumento
romano di Pola è l' Arena, mirabile anfiteatro in pietra bianca, di forma
ellittica (misura metri 132x105), a due ordini di arcate sul lato mare e un
ordine di arcate sul lato di terra, con una fascia superiore forata da
finestroni rettangolari e quattro torri sporgenti simmetricamente dall' anello.
Fu eretta al tempo di Claudio, nel primo secolo d.C., e ampliata successivamente
da Vespasiano, persuaso a ciò, secondo una leggenda, dalla sua concubina Cenide
che viveva a Pola.
Altri notevoli monumenti romani sono: il Tempio di Roma e di Augusto, del principio del primo secolo d.C., costruzione di grande eleganza e finitezza; l' Arco dei Sergi (o Port'Aurea) a un fornice, eretto probabilmente intorno al 15 a.C., di squisita fattura; la Porta Gemina, del secondo secolo d.C., a due fornici; la Porta d' Ercole, una delle più antiche dell' Italia settentrionale, a un fornice, eretta all' atto della fondazione della colonia (42 a.C.); i resti del Teatro minore, di epoca augustea, e del Teatro maggiore, del tempo di Vespasiano o più tardo; i resti delle mura (romane e medievali) con torri cilindriche, poligonali e quadrangolari. Una ricca collezione di bronzi, ceramiche, suppellettili e altri materiali preistorici, di lapidi ed elementi architettonici romani e paleocristiani, di bronzi, sculture e rilievi di età romana, di corredi tombali delle necropoli paleocristiane, bizantine e paleoslave, di reperti della cultura materiale e religiosa medievale, è conservata nel Museo archeologico dell' Istria, un istituto esemplare per impegno e iniziativa.
Arco dei Sergi | ||
Tempio di Augusto |
Di età medievale sono: la
Cappella di S.Maria del Canneto, parte superstite di una grande basilica fondata
nel 554 da Massimiano, arcivescovo di Ravenna (che era nativo di Vistro, nei
pressi di Pola, e che Giustiniano stesso elevò al soglio arcivescovile per
premiarne l' onestà); il Castello, sorto nel XIII secolo sull' area del
castelliere illirico e del campidoglio romano, rimaneggiato successivamente più
volte e interamente rifatto nel 1632 dall' ingegnere militare francese Antonio
Delville, a pianta stellare, con quattro bastioni angolari (vi ha sede il Museo
della Rivoluzione popolare dell'Istria); la Chiesa di S. Francesco (fatta
erigere secondo la tradizione da Sergio Castropola, unico superstite, per la
pietà di un francescano, della strage di Castropola del Venerdì santo del
1271), edificio romanico-ogivale risalente al Trecento, in pietra a vista, con
bel portale romanico (nell' adiacente convento, aula capitolare con bifore,
pittoresco chiostro a portico e loggia, del secolo XV, con lapidario); il
Palazzo Pubblico(oggi sede del municipio), semplice ed elegante costruzione del
1653, con portico rinascimentale, sorta sulle rovine di un palazzo gorico del
1296; il Duomo (Cattedrale di S. Maria), del XV secolo, inglobante parti
(presbiterio e abside) di una basilica paleocristiana del V secolo, con portale
rinascimentale del 1456 sul lato destro.
Torna alle Città Italiche