RAMSES  II  

 

Mummia di Ramses II

Nomi:   

Usimara-setpenra, Ramesse-miamum, Rapsaces

Dinastia

XIX (1292-1186 a.C.)

Anni di regno

[1279-1212 a.C.]

Collocazione storica:

Nuovo Regno 1567-1080 a.C.

Ramesse II salì al trono d'Egitto nel 1279 a.C. e viene considerato come uno dei "grandi della storia". Il suo regno si protrasse sino 1212 a.C. e, con i suoi 67 anni di durata, è uno dei più longevi della storia d'Egitto. Divenne famoso come grande sovrano guerriero ma non solo: fece costruire opere grandiose mai più eguagliate nè per quantità, nè per imponenza. Visse fino all'età di 97 anni affiancato da 5 o 6 spose reali che, insieme a quelle secondarie per un totale di 77 mogli, gli diedero 169 tra figli e figlie. Famosa divenne la sua sposa prediletta, Nefertari (il cui nome significa "la bella fra le belle") alla quale dedicò un tempio, numerose statue ed una tomba straordinaria. 

Fu molto abile nel tramutare le sue parziali vittorie in grandiose realizzazioni dei suoi progetti. Ramesse II, che fin da bambino condivise il regno con il padre Seti I, portò a termine la costruzione del tempio di Abido che il genitore aveva iniziato. Quindi, accogliendo una propensione che già all'epoca del regno di Ramesse I si era manifestata, trasferì da Tebe ad Avaris, nella zona del Delta, la nuova capitale del Paese. La figura di Ramesse II divenne eterna sia per le costruzioni civili, ma anche per le imprese militari che lo videro vincitore. Il primo scontro fu sostenuto con i "popoli del mare" che minacciavano da tempo le coste della zona del Delta. 

Ramses II li sconfisse e li assunse nel corpo delle Guardie Reali. In seguito affrontò battaglie, tutte vittoriose, a Byblos, in Asia Minore e ad Amurru, ma il nemico più agguerrito e pericoloso rimaneva il re ittita Muvatalli che aveva a Kadesh, nella Siria del nord, la sua roccaforte. Al quinto anno del suo regno, Ramses II decise di radunare tutte le sue forze e di attaccare gli Ittiti.

Il suo esercito contava circa 200.000 fanti e 400 guerrieri, per cui vennero utilizzati circa 200 carri. Ramesse II, che fu mal informato da alcuni disertori dell'esercito nemico e che si lasciò convincere a sferrare un attacco anticipato sui tempi previsti contro Kadesh che credeva sguarnita, si vide affrontato da più di 3000 carri da guerra. La controffensiva avversaria fu inizialmente incontrastabile dagli arcieri egizi anche perchè, nel frattempo, Ramesse II aveva deciso di lasciare i suoi carri nelle retrovie. Ormai messo in grande difficoltà, il faraone invocò l'aiuto del padre Amon e ciò, incredibilmente, lo fece resistere eroicamente allo strapotere ittita sino all'arrivo delle milizie arretrate che, intanto, avevano superato il fiume Oronte. Le sorti dello scontro si invertirono permettendo agli Egizi di sferrare alla roccaforte ittita l' attacco decisivo. La resistenza degli Ittiti fu grande a tal punto da concludere lo scontro con una sostanziale parità.

Questa battaglia sarà ricordata come una delle più importanti dell'antichità. I due sovrani, verso i loro popoli, propagandarono la loro memorabile vittoria. A questo punto la situazione al di fuori dei confini egizi mutò bruscamente. Infatti, approfittando della lotta tra Egizi e Ittiti, si fecero avanti gli Assiri che si impadronirono della maggior parte del regno di Mitanni stabilendosi sulle rive dell'Eufrate da dove minacciavano sia gli Egizi che gli Ittiti. Ritrovatisi entrambi minacciati dallo stesso pericolo, Ramses II e il nuovo re ittita Hattusilis, fratello di Muvatalli, firmarono un trattato di pace. Gli Egizi avrebbero conservato il controllo delle regioni dell'Asia Minore, mentre gli Ittiti regnavano sulla Siria del nord. Oltre ad accordarsi sulla non belligeranza tra i due eserciti, venne previsto un patto di reciproco soccorso in caso di attacco da parte di altri popoli. Per sancire tali accordi vennero liberati i reciproci prigionieri politici ed inoltre, Ramesse II, prese come sposa una principessa ittita. Il trattato fu ben presto reso inutile dall'arrivo di una seconda ondata di popolazioni indoeuropee che travolse gli Ittiti.

Dopo la famosa battaglia di Kadesh Ramesse II fu divinizzato come il padre e, per commemorare l'obiettivo raggiunto, fece edificare ad Abu Simbel un maestoso tempio sepolcrale. Oltre ad Abu Simbel, esistono testimonianze del regni di Ramesse II un po' in tutto l'Egitto.

Tra essi sono famosi il Ramesseum, o Tempio del milione di anni, sulla piana di Tebe, la grande sala ipostila del tempio di Amon a Karnak che fu però completata, la propria grandiosa tomba nella Valle dei Re, oltre alla recentemente famosa ed ancora in fase di scavo, tomba KV5, sempre a Biban el-Muluk, da lui voluta per i suoi numerosissimi figli. Ramesse II, come anche altri faraoni, si appropriò di statue e monumenti a lui precedenti facendovi scolpire il suo cartiglio. Per paura che in futuro anche le sue costruzioni venissero accreditate ad altri, fece scolpire su ogni statua che lo rappresentava il suo cartiglio all'altezza della cintura.

Ramesse II, che fu definito "il costruttore", lasciò il suo regno al figlio Merenptah che seguì, con buoni risultati, la politica del padre.

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