TELESIA

A 6 chilometri dalla confluenza del fiume Calore con il Volturno e a metà strada con l'attuale centro di Telese, sorgeva anticamente la città, che divenuta colonia romana, assunse il nome di Telesia. Fu una città ricca ed opulenta. Ebbe un teatro, un circo, il foro, le terme, i sacerdoti, magnifici templi, e possedeva una propria moneta con la quale commerciava con i popoli vicini.

La lingua originaria era quella "osca ", che prevalse in gran parte dell' Italia meridionale e si diffuse anche in Calabria. Successivamente fu soppiantata dal latino.

Secondo gli studiosi di urbanistica, a Telesia sarebbe stato creato un sistema difensivo quasi perfetto, formato da una cinta muraria sulla quale si aprivano quattro porte principali, costruite usando una tecnica costruttiva detta "opera reticolata" e da un insieme di torri poste simmetricamente lungo tutto il percorso dell' "opus reticolatum". Parte di queste mura sono ancora visibili a pochi chilometri dall'attuale centro urbano.

L' agro di Telese Terme fu abitato dall' uomo sin dalla preistoria: nell'età della pietra, del bronzo, e del ferro, come ci dimostrano alcuni reperti archeologici. Nelle epoche successive, in più riprese, eserciti romani e cartaginesi attraversarono questa fiorente terra sannita. Gli abitanti di Telesia, nutrirono sempre un odio profondo verso Roma

Ed è' in questo ambiente che vanno inquadrate le Guerre Sannitiche, durate circa 50 anni. Fra i tanti condottieri, è d' obbligo citare un giovane ed esperto generale: Gavio Ponzio Telesino, il quale riuscì a far passare i Romani sotto il giogo delle Forche Caudine, umiliandoli. Successivamente i Romani sconfissero l'esercito sannita e Silla, accecato dall' ira, distrusse completamente la città.

In seguito alla caduta dell 'Impero romano, Telesia fu conquistata dai Goti e dai Longobardi. Subito dopo la città subì i danni di un terremoto e successivamente fu distrutta completamente dai Saraceni.

 

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