ASCESA DI TEODOSIO: AUGUSTO
Teodosio, nato nel 347 in una città della Galizia. Suo padre era stato quel Teodosio che aveva vinti i barbari della Britannia al tempo di Valentiniano I. Aveva poi sconfitto Firmo nella rivolta in Africa e dopo rimasto sul posto si era dedicato a stroncare la corruzione che era poi quella che aveva provocato la rivolta. Invece del premio per tali servigi resi all'impero, il prode generale, fu accusato lui di corruzione dallo stesso governatore d'Africa (che poi era il vero capo dei corruttori), ed era stato messo a morte per ordine del giovanissimo Graziano (376), il quale aveva inoltre esonerato dal comando della Mesia il giovane figlio che portava lo stesso nome: Teodosio.
Ma sembra che sia stato lo stesso Teodosio a licenziarsi perchè rimasto indignato dell'accusa infamante fatta al valoroso e onesto padre. Inoltre non poteva certo servire con onestà chi aveva firmato con tanta superficialità la sua condanna a morte; né avrebbe potuto vivere in mezzo ai soldati come figlio di un giustiziato per quell'infame accusa. Con disgusto abbandonato l'esercito si era così ritirato a vivere privatamente nella sua Spagna.
Ma nel 378 lo stesso Graziano con i suoi 18 anni al centro di una grave crisi,
lo aveva richiamato presso di sé e gli aveva affidato il difficile incarico di
respingere i Sarmati. |
Teodosio pose il suo quartiere generale a Tessalonica e, preso al suo servizio un certo numero di Goti, iniziò la guerra contro il resto dei barbari su cui riportò qualche successo. Caduto gravemente ammalato verso la fine del 379, le operazioni guerresche dovettero essere sospese. Purtroppo ricominciarono nel 380 le devastazioni gotiche nella penisola balcanica malgrado i rinforzi inviati da Graziano agli ordini di Bautone e Arbogaste.
Fritigerne con le sue orde si gettò sulla Tessaglia, sul'Epiro e sull'Acaia e
intanto dalla Mesia superiore i capi Ostrogoti
Alateo e Safrace invadevano la
Pannonia, infine Atanarico, forse premuto dagli
Unni, entrava anche lui
nel territorio dell' impero.
La morte di Fritigerne e l'abile politica di Teodosio posero fine alla guerra
gotica dopo due anni di devastazioni. L'augusto seppe attirare a sé
Atanarico: l'11 gennaio del 381 invitato a soggiornare a Costantinopoli, quando
vi entrò gli fece magnifiche accoglienze ed essendo il re goto morto pochi
giorni dopo gli fece fare splendidi funerali ed ordinò che le ceneri avessero
posto nel mausoleo imperiale. I Goti ne vedere tanto riguardo per il loro re
furono presto guadagnati alla causa di Teodosio e degli ottimi alleati. Furono
stanziati nella Mesia, nella Dacia, nella Tracia, nella Pannonia, si dedicarono
all'agricoltura e si impegnarono a fornire milizie all'impero per la difesa
della frontiera.
Sotto l'impero di Graziano e di Teodosio il Cattolicesimo trionfa. Graziano è
un cristiano devoto, seguace del simbolo di Nicea e fa una politica decisamente
cattolica. Nel 377 esonera dalle pubbliche cariche tutti i sacerdoti, nel 378
espropria le chiese ariane e sostituisce i vescovi ariani con i vescovi
cattolici. Suo ispiratore è Ambrogio, il grande vescovo milanese, nato a
Treveri da nobile famiglia romana, che aveva dato all'Impero molti funzionari, e
lui stesso Ambrogio era un funzionario.
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