IULIA DERTONA
Per la sua favorevole posizione al baricentro del triangolo industriale Torino-Milano-Genova, il Tortonese, essendo servito da un intenso reticolo stradale ed autostradale, è facilmente raggiungibile da tutte le principali città del nord Italia. Tortona ha ereditato infatti la posizione della città romana di Dertona, poi Julia Dertona, anch’essa situata al punto di snodo e congiunzione di molte strade consolari, quali la Postumia, la Fulvia, la Aemilia Scauri, la Vercellina. L’intensità dei traffici fece in modo che Dertona godesse di una florida economia, come dimostrano le imponenti tombe monumentali recentemente scoperte all’uscita della città, le lapidi, i mosaici, le suppellettili e gli "Instrumenta" che sono state raccolte nel corso dei secoli ed il meraviglioso sarcofago di Aelius Sabinus, fra i pezzi migliori del genere in alta Italia. Essa mantenne a lungo questo benessere economico, prolungandolo in epoca cristiana, tanto da imporsi come una delle Diocesi più ampie, più antiche ed importanti dell’Italia del Nord. Decaduta insieme all’impero Romano, Tortona si ritirò sul colle Savo, dominante la pianura sulla quale sorgeva Dertona. La sua importanza strategica, di vero balcone sulla pianura padana e di punto di controllo, le fu riconosciuto dallo stesso Teodorico in una sua lettera. Tortona divenne poi importante libero Comune, costituitosi in forma signorile nel 1122, rivaleggiando, stringendo patti e combattendosi con i principali liberi Comuni dell’Italia Settentrionale, come Milano, Pavia, Genova, Piacenza, Cremona, Asti, ed Alba e dopo la costituzione, anche Alessandria. Dopo il tramonto del libero comune conobbe, più o meno lungamente, il potere dei Marchesi di Monferrato, del Pallavicino, dei Della Torre, di Alberto Scotto, degli Angioini e poi delle famiglie milanesi dei Visconti e degli Sforza.
Torna alle Città Italiche